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«Sono dichiarazioni becere e vergognose - scrive Di Marco - Della Torre ogni volta che parla rappresenta un ente regionale di primo piano, non può parlare come un odiatore qualsiasi. Il Movimento delle sardine, al di là di quello che esprime, va rispettato soprattutto da chi riveste ruoli di vertice nell'amministrazione di beni pubblici». «È il secondo caso, dopo il, direttore di Aler Pavia che ha fatto campagna elettorale per la Lega a maggio e poi si è dimesso, che i nominati dal centro-destra mostrano enormi limiti nell'incapacità di essere super partes. Aler Brescia - sottolinea - merita di più di un leghista fanatico alla sua guida. Mi auguro che Della Torre si scusi e faccia un passo indietro, non può guidare un ente regionale».
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Sul caso è intervenuto anche il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul. «Il direttore dell'Aler di Brescia Cremona e Mantova Corrado Della Torre è leghista e per come le cose vanno in Regione Lombardia questo - dice - è un titolo di merito per essere nominati negli enti regionali, come l'Aler.
Ovviamente può pensare quello che vuole del movimento delle sardine, ma se lo scrive su Facebook è perché ritiene che ormai tutto si possa fare: non è così. Chiediamo al presidente Fontana e al presidente di Aler Brescia Cremona e Mantova di prendere nettamente le distanze da comportamenti che mettono in cattiva luce anche l'istituzione regionale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Novembre 2019, 21:59
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