#norazzismo, Andrew Howe in esclusiva a Leggo: «La paura genera odio, il calcio lo amplifica»

Andrew Howe in esclusiva a Leggo: «La paura genera odio, il calcio lo amplifica»

di Andrew Howe
Il razzismo è paura. Ne sono certo. E gli italiani non sono razzisti: forse, in un periodo fatto da tante incertezze, sono impauriti da un'invasione di immigrati che non ha precedenti. Anche perché i discriminati, all'estero, finora sono stati proprio gli italiani. Io sono nato a Los Angeles e so che il vero razzismo si respira negli Usa, dove si vivono ancora vicende gravi e luttuose.

Roma, intolleranza Capitale: trasferiti i rom della rivolta, la Procura indaga per odio razziale​

Kean, gol a braccia aperte: «Migliore risposta ai razzisti». Bufera su Bonucci che lo critica​



In Italia credo si tratti più di episodi di egoismo dettati dal timore di un futuro che non appare roseo. Così il diverso, che sia un rom oppure un uomo di colore, va allontanato. Lotto contro il razzismo ma penso anche che quasi tutti siamo razzisti verso qualcosa, non verso qualcuno. Poi, nel calcio, l'abitudine a considerare l'avversario come nemico porta ad amplificare cori e gesti. Ma, in quella curva che ha insultato Kean, i razzisti si contano sulle punta di una mano.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2019, 13:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA