Padova. Giulia Cecchettin scomparsa, i docenti nel giorno in cui avrebbe dovuto laurearsi: «Speriamo di vedere presto te e Filippo»

La relatrice della 22enne, Silvia Todros, è apparsa commossa e colpita così come gli altri neo laureati

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di Marco Miazzo

A Padova una cerimonia di proclamazione coperta da un velo di angoscia per le sorti di Giulia Cecchettin, che oggi, 16 novembre, avrebbe dovuto discutere la tesi con i suoi compagni di università. «Un pensiero particolare va a Giulia, che è scomparsa da alcuni giorni e che avrebbe dovuto oggi sostenere l'esame di laurea - afferma Stefano Tomasin, presidente della commissione di Laurea -. La comunità dei docenti e del personale del Dipartimento si unisce a quella degli studenti, nell'augurio di avere presto lei tra i nostri neolaureati, e di vedere anche Filippo raggiungere il traguardo della laurea».

Mentre Tomasin pronuncia queste parole la commisione è schierata affianco a lui. Sui volti dei docenti espressioni che restituiscono il clima del momento. Particolarmente colpita anche Silvia Todros che sarebbe dovuta essere la relatrice di Giulia, nei suoi occhi la speranza che arrivi il momento di ascoltare la relazione della giovane studentessa scomparsa, Todros sa bene quanto Giulia avrebbe tenuto ad esporre la tesi che le era costata mesi di lavoro.

Nell'aula magna del Dipartimento di Ingegneria biomedica i colleghi di Giulia ascoltano le parole del presidente. Nell'attesa di sapere la loro valutazione, hanno espressioni sconvolte e angosciate per la consapevolezza che tra tutti i posti occupati c'è una poltrona vuota, lì si sarebbe dovuta sedere Giulia e la sua assenza oggi pesa come un macigno. Una volta saputo il voto i ragazzi escono, vengono coronati d'alloro; ma il clima in questo giorno speciale non è per nulla festoso. L'attesa di sapere le sorti di Giulia e Filippo è latente anche in questo momento, che di sicuro i neodottori del Bo conserveranno a lungo.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Novembre 2023, 17:00
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