Giogiò Cutolo, stanato in Spagna uno dei complici del baby killer che uccise il musicista 24enne

Anthony Mucci è uno dei due indagati per «concorso anomalo in omicidio»

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di Redazione web

Anthony Mucci, uno dei due maggiorenni che la sera del 31 agosto 2023 erano insieme al 17enne accusato dell'omicidio di Giovanbattista Cutolo, detto "Giogiò", è stato arrestato in Spagna. Il complice è stato fermato in un blitz della polizia locale a Barcellona per una rapina di orologi Rolex ed è in carcere dallo scorso 11 gennaio. Per lui l'accusa nell'inchiesta napoletana sulla morte del musicista 24enne è di «concorso anomalo in omicidio». La notizia è riportata dal Mattino. 

La rissa e l'omicidio

Giogiò Cutolo era stato ucciso con tre colpi di pistola in seguito a una lite fra due gruppi di ragazzi scoppiata nella centralissima piazza Municipio per uno scooter parcheggiato male. Mucci è stato indicato come uno dei due complici del 17enne reo confesso. I tre erano in un pub quando hanno scatenato una lite in cui è stato coinvolto un gruppo di amici. Lì sarebbero partite le prime provocazioni, fino a che uno di loro non versò la maionese sulla testa di uno degli amici di Giovanbattista Cutolo.

Secondo quanto ricostruito, la tensione salì e gli animi si scaldarono velocemente fino a quando non cominciarono a volare tavoli e sedie.

Giogò intervenne per sedare gli animi e difendere un amico aggredito violentemente. Di punto in bianco il minorenne tirò fuori la pistola e fece fuoco. Il 24enne musicista morì in seguito in ospedale per le ferite riportate.

Difesa a oltranza

I due accusati si sono difesi a oltranza. Si apprende, infatti, che i due avrebbero dichiarato di non sapere che il 16enne fosse in possesso di un'arma, ma non solo, perchè secondo uno di loro, il minore reo confesso non sarebbe stato un loro amico, ma lo avrebbero incontrato per la prima volta proprio quella notte.

Per la Procura la rissa che ha portato al drammatico omicidio sarebbe stata scatenata dai due giovani. La ricostruzione racconta che il loro gruppo si sarebbe avvicinato a quello del musicista con la precisa intenzione di «dare fastidio». Uno scooter parcheggiato male era solo il pretesto. L’inchiesta sull’omicidio è un fascicolo ancora aperto e il Comune di Napoli ha anche chiesto la costituzione di parte civile.


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Gennaio 2024, 08:31
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