Gli amici di Willy: «I fratelli Bianchi erano delle furie e tutti lo sapevano»

Gli amici di Willy: «I fratelli Bianchi erano delle furie e tutti lo sapevano»

di Emilio Orlando
Un calcio alla testa, inferto con forza è stato fatale al cuoco ventunenne. Dopo averlo lasciato a terra in fin di vita i quattro aggressorisono andati a bere in un locale. Un apprezzamento poco gradito ad una ragazza da parte degli aggressori è stato l'innesco del pestaggio che ha provocato la morte di Willy Monteiro Duarte, ucciso a Colleferro in provincia di Roma.

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Le indagini coordinate dalla procura della repubblica di Velletri hanno portato all'identificazione di un quinto componente della banda responsabile della mortale aggressione. Al momento, con l'accusa di omicidio preterintenzionale in concorso, sono finiti in carcere i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, residenti nei comuni vicini al luogo della tragedia. L'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari è previsto per giovedì.

I due fratelli Bianchi, conosciuti nel paese come persone dall'indole violenta ed inclini alla rissa si erano già resi protagonisti in passato di episodi violenti, come raccontano gli amici di Willy. «Quattro bravi ragazzi»,- invece secondo i conoscenti, provenienti da famiglie ben inserite nel contesto sociale, ma dalle vite bruciate dalla droga che insieme alla noia della provincia, negli ultimi anni erano cambiati radicalmente in peggio. Gabriele Bianchi, uno degli arrestati aveva aperto una frutteria ad Artena proprio durante l'emergenza Covid-19 ed era stato intervistato da una troupe di un telegiornale come commerciante virtuoso. L'aggressione poi sfociata nell'omicidio è avvenuta in un giardino pubblico nella zona centrale di Colleferro a pochi passi dal pub dove i giovani stavano trascorrendo la serata.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Settembre 2020, 09:20
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