Medicina malata: sbagliato un farmaco su due, si spreca un miliardo l'anno

Medicina malata: sbagliato un farmaco su due, si spreca un miliardo l'anno

di Mario Fabbroni
Una cifra su tutte fa davvero impressione: quelle 195mila persone morte finora nei Paesi dell'Unione europea per mancanza di aderenza alle prescrizioni del medico curante oppure per errori nel dosaggio e nell'assunzione di farmaci.

Sembra incredibile, ma soprattutto gli italiani sbagliano ad assumere addirittura un farmaco su due. Anzi il malato cronico rappresenta l'emblema del paziente tutt'altro che ben informato, specie quando accusa diverse e concomitanti patologie per cui l'assunzione di medicinali può diventare letale per la salute. Sono i dati che emergono dal report di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. Ma anche secondo stime dell'Oms il 30-50% dei farmaci prescritti nel mondo occidentale non sono assunti come dovrebbero. Inoltre, tra il 30% e il 70% dei pazienti commette errori o scambi involontari di medicinali. Tra le cause, incidono molto pure la frustrazione nel non percepire esiti e benefici dalle cure, la scarsa comprensione sulla terapia da seguire, le difficoltà economiche e sociali dei pazienti stessi.

L'elemento economico diventa fattore essenziale: perché, accanto a chi tenta di risparmiare sulle cure per non finire in bolletta, trionfa una spesa sanitaria addirittura eccessiva quanto inutile. Per i farmaci griffati (invece di quelli generici) si spende più dello strettamente necessario: almeno un terzo di quanto viene speso per i ticket dei farmaci (un miliardo all'anno), infatti, è pagato «per scelta dai cittadini». L'aderenza alle terapie diventa dunque uno dei pilastri fondamentali di una migliore, possibile sanità pubblica: gli errori nell'assunzione di farmaci costano ben 125 miliardi soltanto alla voce ricoveri ospedalieri.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Luglio 2018, 10:50
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