«Mi scappa la pipì»: evasione beffa del rapinatore serbo dalla toilette
«Disappunto e grande sorpresa» per la rocambolesca fuga di Mladenovic da parte del questore di Venezia, Vito Gagliardi. Per la polizia veneziana, che aveva condotto le indagini sul furto del secolo a palazzo Ducale, i gioielli inestimabili della collezione dell'emiro del Qatar, Al Thani, che erano esposti in mostra a Venezia, si tratta comunque di ricominciare daccapo. La fuga di Mladenovic manda parzialmente in fumo gli sforzi della polizia veneziana, che era riuscita, in mesi di lavoro, a identificare e far arrestare ben quattro componenti della banda, compreso il leggendario Vinko Tomic, forse il più noto ladro di diamanti del mondo. Perché in Serbia, ora, possono essere due i componenti della banda ancora ricercati, dopo che tutti gli altri quattro sono stati catturati, grazie alle informazioni della polizia veneziana e alla collaborazione di quella croata. Croato, infatti, è il cervello della banda, il re dei furti di diamanti in mezzo mondo, Vinko Tomic. Oltre a Dragan Mladinovic, in Serbia si nasconde anche il sesto membro della banda, Goran Perovic, l'uomo che avrebbe ancora, secondo alcune ipotesi investigative, in mano il bottino, i gioielli della collezione dell'emiro che vennero fatti sparire dalle teche ultra-sicure di palazzo Ducale. Su Perovic pende da tempo un mandato di cattura internazionale.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Novembre 2018, 16:20
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