«Hai sofferto di un dolore fisico ieri?»: la risposta (nel mondo) è "sì" per una persona su tre

La tendenza all'aumento della diffusione del dolore è presente sia nei Paesi a reddito più alto che in quelli a reddito più basso

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di Redazione web

Che si tratti di mal di testa, di schiena, alle ossa o ai denti, il dolore fa parte della normalità per un individuo su tre. Il dato è emerso da una ricerca che evidenza come un terzo della popolazione mondiale soffre per qualche forma di dolore. Un problema in aumento che nel 2009 riguardava un individuo su 4 (+22% in 12 anni): lo rivela una vasta indagine mondiale pubblicata sulla rivista Economics and Human Biology e condotta da Luca Macchia della City, University of London.

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«Hai sofferto di qualche forma di dolore fisico ieri?»

 

Il dolore fisico è uno dei principali problemi di salute pubblica. Tuttavia, non vi sono molti studi sulla diffusione del dolore a livello globale. L'esperta, una ricercatrice argentina ma di origine italiana, ha utilizzato dati rappresentativi a livello nazionale provenienti da 146 Paesi, per un totale di 1,6 milioni di intervistati cui è stato chiesto semplicemente di rispondere sì/no alla domanda «hai sofferto di qualche forma di dolore fisico ieri?». È emerso che in tutto il mondo, la quota di persone che soffrono di dolore è aumentata dal 26,3 nel 2009 al 32,1 nel 2021 (+22%).

Chi soffre di più

Questa tendenza all'aumento della diffusione del dolore è presente sia nei Paesi a reddito più alto che in quelli a reddito più basso.

E non è tutto: il dolore è cresciuto più rapidamente tra le donne, le persone meno istruite e i poveri. Inoltre, la crescita del dolore è stata più rapida tra i giovani con meno di 35 anni. A fine marzo l'esperta aveva pubblicato su PNAS un'indagine mondiale da cui emergeva il dilagare di tristezza e disagio emotivo: dal 2009 al 2021 i sentimenti di tristezza, preoccupazione e stress sono divenuti sempre più pervasivi tra le persone di tutto il mondo. In particolare, le segnalazioni di disagio emotivo nel mondo sono aumentate dal 25% nel 2009 al 31% nel 2021 (+24%). «Non sappiamo quale sarà il futuro del disagio emotivo e del dolore - spiega Macchia all'ANSA - ma crediamo che questi trend continueranno ad aumentare. Ciò potrebbe essere dovuto a una crisi dei sistemi sanitari e delle misure assistenziali. Capire come varia il livello di dolore nel tempo e tra i gruppi demografici è fondamentale per valutare e definire le politiche di salute pubblica, conclude: «le evidenze delle scienze sociali e mediche dimostrano che il dolore è un fenomeno socioeconomico, psicosociale e comportamentale di cui i governi dovrebbero tener conto, incorporandone la misurazione sistematica».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Aprile 2023, 13:43
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