Cugine pattinatrici morte, si è spenta dopo 20 mesi di coma una delle mamme. La donna al volante: «Abbracciale anche per me»
di Silvia Natella
Uccise un bimbo a colpi di pietra, ora si iscrive a Fb: «Chi è senza peccato...». Rabbia in paese: «Un colpo al cuore»
Edoardo, morto a 8 anni Mirabilandia. La mamma: «La mia vita è finita, quel posto è pericoloso e deve chiudere»
Monica, che si trovava alla guida dell'auto, è accusata di omicidio plurimo e lesioni gravissime. È stata proprio lei a informare della morte della sorella. «Ciao Graziella mia dolce metà! - scrive la donna su Facebook - Hai lottato fino alla fine per non lasciarmi, ma questa mattina hai deciso che era più giusto raggiungere Gioia e Ginevra. Mi raccomando abbracciamele forte. Mi mancherai tanto, eri il mio riferimento eri parte di me ma ora sei con le cucciole e sono felice per te».
Nell'ottobre 2017 le due donne erano in macchina con le figlie al rientro da una competizione di pattinaggio in Trentino quando l'auto sulla quale viaggiavano si è schiantata contro un tir lungo l'Autostrada del Brennero. Gioia, 9 anni, e Ginevra, 17, sono morte sul colpo, mentre le rispettive madri sono state estratte vive dalla station wagon incastrata tra le ruote del camion. Una delle due è apparsa subito in gravi condizioni.
Monica Lorenzatti non ha più la sua famiglia e ora dovrà affrontare il processo che inizierà a settembre a Trento. La donna ha scelto il rito ordinario rifiutando sconti di pena perché vuole dimostrare di non avere colpa e di non essere riuscita a frenare in tempo poiché l'autista del tir avrebbe arrestato la velocità bruscamente.
Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Giugno 2019, 12:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA