Covid, Italia a due colori: oggi tre regioni tornano in zona arancione, in rosso ne restano nove

Covid, Italia a due colori: oggi tre regioni tornano in zona arancione, in rosso ne restano nove

L'Italia su due binari, con undici regioni in arancione e nove in rosso, ma senza escludere l'ipotesi di un allentamento delle misure in quei territori dove i dati dell'epidemia migliorano. Da oggi martedì 6 aprile, finite le feste di Pasqua, in rosso, per l'indice del contagio da Covid superiore a 250 casi per 100 mila abitanti sono Valle d'Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Lombardia, Toscana e Emilia-Romagna. Ci sono poi due Regioni che resteranno nella zona con più restrizioni almeno per altre due settimane: Calabria e Campania. Tornano in arancione Veneto, Marche e Provincia di Trento. Le altre in arancione Sicilia, Sardegna, Basilicata, Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Liguria, Veneto, più le Province autonome di Trento e Bolzano.

«Aperture dal 20 aprile». Regioni in pressing sul governo: migliorano i dati, priorità palestre

La cabina di regia non è stata al momento convocata, ma è sulla base dei dati elaborati settimanalmente dall'Iss, Direzione generale Prevenzione e Regioni che verranno eventualmente valutati la situazione sulla diffusione del contagio, eventuali misure e i tempi necessari. E se le cifre saranno confortanti, per l'apertura graduale del Paese sarà imprescindibile infilare una serie di passaggi e - se ci sarà - il provvedimento dovrebbe comunque essere contenuto in una delibera che dovrà poi avere l'ok definitivo dal Consiglio dei Ministri.

L'obiettivo è programmare date e stabilire se e chi potrà alzare le serrande dopo il 20 aprile. Prima però il premier Mario Draghi avrà una serie di colloqui e appuntamenti istituzionali: giovedì prossimo ci sarà l'incontro con le Regioni, con il tema del Recovery all'ordine del giorno. I governatori, che vedranno anche il ministro Mariastella Gelmini alla Conferenza Stato-Regioni, chiedono di «fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo, come le palestre».

La scuola

Per quanto riguarda la scuola, da mercoledì, e fino a fine mese, tutti gli istituti dall'infanzia alla prima media saranno in presenza e non ci sarà possibilità di appello a questo provvedimento del governo. E' molto probabile a questo punti che la primaria e la prima media inferiore saranno in classe in tutta Italia fino alla fine dell'anno scolastico.

Stretta sui viaggi 

 

È stata prorogata invece al 30 aprile la stretta sui viaggi all'estero: chi rientra in Italia dovrà continuare obbligatoriamente a sottoporsi al tampone, sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad isolamento fiduciario per cinque giorni e al termine dell'isolamento effettuare un altro test. In Europa sarà comunque possibile viaggiare senza motivazioni specifiche così come - dal 7 aprile - anche in Austria, Israele, il Regno Unito e l'Irlanda del Nord. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Aprile 2021, 08:25
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