«30 anni, alto 1,75, miope e forse francese». Ecco l'identikit dello sciatore morto 50 anni fa. La polizia lancia l'appello

«30 anni, alto 1,75, miope e forse francese». Ecco l'identikit dello sciatore morto 50 anni fa. La polizia lancia l'appello

di Enrico Chillè ed Emiliana Costa
«M.M. è un uomo di 30 anni, alto un metro e 75 centimetri, morto negli anni ’50, miope, esperto sciatore e benestante. Forse di nazionalità francese. Aiutateci a dare un volto e un nome allo sciatore ritrovato nel 2005 a 3.100 metri di altezza sul Cervino in Valle D’Aosta». La polizia lancia l'appello per identificare l'uomo, il cui corpo senza vita è rimasto sepolto sotto la neve per circa 50 anni.

I resti dello sciatore sono stati rinvenuti dopo lo scioglimento del ghiacciaio in Valtournenche e la Polizia scientifica torinese, coordinata dal vice questore Sabrina Castelluzzo, li ha inseriti nella banca dati delle persone scomparse. Finora però non ci sarebbero stati riscontri - neanche a livello internazionale - con le persone di cui è stata denunciata la scomparsa.



Il profilo genetico dell’uomo sarebbe stato ricostruito attraverso l’estrazione del Dna dai denti molari e dall’osso del piede. 

Il corpo dello sciatore era stato rinvenuto nel luglio del 2005, ma i vestiti e gli accessori indicavano chiaramente che quell'uomo senza un nome era morto almeno 50 anni prima. A distanza di quasi 13 anni dal ritrovamento del cadavere, tuttavia, quello sciatore non ha ancora un'identità ed è per questo che la Polizia di Stato ha deciso di lanciare un appello pubblico.

L'uomo avrebbe indossato una camicia verde, fabbricata in una sartoria francese, con due iniziali: M.M.. Gli indumenti dell'uomo sembrano piuttosto leggeri per la montagna, quindi il periodo della morte, secondo gli inquirenti, sarebbe compreso tra la primavera e l'estate.

Non è stato facile neanche stabilire l'anno del decesso: tra gli oggetti rinvenuti insieme al corpo è stata trovata una moneta da cinque lire, coniata tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50, quindi la morte non sarebbe sopraggiunta prima del 1950.

Tra gli altri oggetti appartenenti allo sciatore misterioso c'erano anche alcuni accessori da sci che hanno permesso di stabilire che l'uomo non fosse di nazionalità italiana e che fosse piuttosto abbiente: gli sci sono infatti un modello Rossignol di lusso, così come i bastoncini in metallo (e non in bambù) e l'orologio Omega al polso.



Proprio l'orologio aiuterebbe a stabilire la nazionalità dell'uomo, che dovrebbe essere quasi sicuramente francese: il numero di serie, 11666171, ha permesso di stabilire che era stato venduto l'8 febbraio 1950 ed era destinato a colonie francesi in Africa, come Tunisia, Algeria e Marocco. Oltre all'orologio, sono stati rinvenuti degli occhiali con lenti per miopi e un carnet da 60 corse per la funivia Breuil-Plan Maison. Uno dei piedi era rimasto perfettamente all'interno di uno degli scarponi da sci e la buona conservazione ha permesso anche di estrarre il dna dell'uomo. Il mistero, però, è lungi dall'essere risolto e per questo motivo la polizia ha deciso di lanciare un appello: «Ci rivolgiamo soprattutto alle persone di nazionalità francese: se qualcuno ricorda della scomparsa di un parente, anche alla lontana, e crede che queste descrizioni dei suoi effetti personali possano corrispondere, non esiti a contattarci».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Giugno 2018, 18:00
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