Coronavirus, Spadafora: «Palestre e piscine riaperte entro gennaio. Tifosi allo stadio? Lo escludo»

Coronavirus, Spadafora: «Palestre e piscine riaperte entro gennaio. Tifosi allo stadio? Lo escludo»

Entro la fine di gennaio è possibile «pur con alcune limitazioni, riaprire palestre, piscine e centri di danza»: ne è convinto il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, secondo il quale «l'apertura a fine gennaio è un obbiettivo raggiungibile». E anche se bisognerà tenere conto della curva dei contagi, il ministro vuole «lanciare un segnale di tranquillità»: il governo «sta lavorando con il Cts» in questo senso.

«Mi auguro che prima della data di inizio dei mondiali di sci di Cortina a febbraio possa esserci la riapertura degli impianti, credo che il Cts abbia chiesto una correzione ai protocolli più che una vera bocciatura, dipenderà poi dai dati che arriveranno in questi giorni. Dobbiamo vedere in termini di contagi i dati dei primi di gennaio». È quanto sostiene il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ospite di Agorà su Rai Tre. «Ci guarderà tutto il mondo per i mondiali di sci, che saranno il primo evento mondiale che ospiterà il Paese, siamo verso la fine dell'epidemia e potrebbe essere un segnale positivo anche da questo punto di vista -spiega Spadafora - I ristori sono doverosi verso la montagna, a gennaio faremo un ulteriore decreto.

Sicuramente finché terremo chiuse una serie di attività dovremo rispondere assolutamente con i ristori». Noi non stiamo abbandonando nessuno, capisco la rabbia di chi è chiuso, ma la verità è che non siamo ancora usciti dal momento più critico della crisi, e dobbiamo farlo in contemporanea con la somministrazione dei vaccini, serve ancora qualche mese di attesa. Sono convinto che i generale a fine gennaio l'attività sportiva, e anche l'attività sciistica, seppur con delle limitazioni, potranno riprendere», afferma. 

«Ognuno spera di poter riprendere i propri hobby e le proprie attività professionali, il tema che all'interno di uno stadio da 60mila posti non sia un problema averne 20mila è relativo -prosegue il ministro - avere tutta questa gente che va nella stessa direzione nello stesso orario significa dover fare una serie di controlli, intensificare il sistema dei trasporti: significa gestire una macchina che in questo momento non è prioritaria rispetto ad altre cose prioritarie per la ripartenza del Paese come ad esempio scuola e sistema industriale». «Il mio desiderio è ovviamente rivedere i tifosi allo stadio il prima possibile ma non credo che questo avverrà a gennaio», conclude Spadafora.


Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Dicembre 2020, 10:54
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