«Ho due lauree, sette figli e un lavoro in tribunale. Noi donne siamo multitasking, se vogliamo possiamo fare tutto»

Chiara Rinaldi è una mamma che non ha rinunciato al suo sogno di far carriera e di avere una famiglia numerosa

«Ho due lauree, sette figli e un lavoro in tribunale. Noi donne siamo multitasking, se vogliamo possiamo fare tutto»

di Redazione Web

Un matrimonio, sette figli, due lauree e un lavoro in tribunale. Chi dice che una donna non possa fare tutto non ha conosciuto Chiara Rinaldi - di Bolzano - madre, moglie e adesso anche insegnante di religione. La vita di questa donna multitasking, come si definisce lei, è sempre in continua trasformazione e nuovi obiettivi l'attendono dietro l'angolo. Il suo mantra? "Lentius, profundis, suavius": il famoso invito di Alex Langer ad affrontare la vita in modo più lento, più profondo e più dolce. 

La storia

Nonostante un lavoro impegnativo in tribunale e una famiglia "extra large", la giurista si è laureata ora anche all'Istituto superiore di scienze religiose di Bressanone. Per la sua tesi su Alexander Langer ha ricevuto nei giorni scorsi il Premio Golser. «Noi donne siamo multitasking», spiega sorridendo. La quiete in casa Rinaldi-De Bonis non esiste, tranne forse un paio di ore di notte. «Una donna - ribadisce Chiara - riesce a fare quattro cose contemporaneamente e avere comunque in mano tutta la gestione della famiglia. Oggi ci sono bravissimi papà che collaborano però i bambini chiamano centomila volte più spesso la mamma».

Il marito Igor De Bonis non ha dubbi: «Quando ha preso la seconda laurea, ho detto "è un'extraterrestre, un genio", visto che io neanche riesco a finire il libro che ho sul comodino», confessa. «Non solo ha scritto la sua tesi, ma ha anche riletto quelle dei colleghi».

Il marito è molto presente, ma molte faccende restano comunque in mano della super mamma. «Quando nostra figlia ha un dubbio con greco o latino va dritta da Chiara, sapendo che con me è meglio lasciare stare. Io mi limito a fare da accompagnatore e tappabuchi», scherza.

L'impegno e le rinunce

Chiara ha affrontato anni di studio, spostandosi per le lezioni a Bressanone, stimolata dal suo profondo interesse per «tutta la tematica di un percorso teologico che approfondisce veramente tanti aspetti della vita delle persone». Ora, con la licenza in scienze religiose (ovviamente con 30 e lode) in tasca, ha potuto realizzare un altro sogno. «Ora insegno religione nelle scuole», racconta soddisfatta. «Di certo non è un percorso facile», ammette e racconta di aver rinunciato durante gli anni di studio al suo tempo libero, già molto limitato. «Non ho più guardato la televisione e ho rinunciato a numerose uscite. Una grossa mano è arrivata da mio marito, come anche dai nostri figli più grandi», aggiunge.

Che consiglio intende dare a chi si trova in una situazione simile oppure chi ha un grande sogno nel cassetto? Chiara non ha dubbi: «Se le donne lo vogliono e lo desiderano, possono raggiungere tutti gli obiettivi che si pongono».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Febbraio 2024, 19:04
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