«La maestra è proprio buona»: il cartellone della pubblicità sessista sotto accusa
di Eduardo Improta
«A Napoli – commenta Antonello Sannino, vicepresidente di Arcigay Napoli - ennesimi messaggi pubblicitari dal contenuto tale da far pensare quanto l’evoluzione culturale e l’emancipazione dei costumi sociali siano ancora lontani dall’avere un’effettiva incidenza. Ma è davvero così utile la solita orrenda e stravista campagna pubblicitaria sessista? Condanno il contenuto sessista e maschilista, auspicando una ferma reazione corale e un tempestivo ripensamento dell’azienda napoletana».
La protesta è arrivata anche sui social e si è allargata a macchia d’olio. Non si tratta certo del primo caso di pubblicità definite "sessiste" apparse in città. «È una pubblicità orribile - dice Elide Apice - lesiva della dignità della donna, pessima campagna pubblicitaria, intrisa di sessismo e maschilismo, non mi rivolgerei a voi nemmeno se foste gli unici al mondo». «È una campagna pubblicitaria riprovevole - scrive Carmine Lambiase - sessista e soprattutto fuori luogo che mette in evidenza soltanto stereotipi beceri».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Ottobre 2019, 09:41
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