Bancarotta e autoriciclaggio, quattro fermati dalla Guardia di Finanza

Bancarotta e autoriciclaggio, quattro fermati dalla Guardia di Finanza
Sono quattro le persone fermate, in provincia di Caserta, e sottoposte a misure di custodia cautelare con l'accusa di bancarotta e autoriciclaggio. La Guardia di Finanza, su disposizione del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha infatti fermato quattro uomini, accusati di aver fatto fallire cinque diverse aziende per poi reinvestire i capitali in nuove società.

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Giuseppe e Nicola Barletta, due dei fermati, sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre Gennaro Mancini e Giuseppe Pisani hanno ricevuto l'obbligo di dimora. Allo stesso tempo, è scattato il sequestro preventivo di beni mobili e immobili, per un valore di circa 28 milioni di euro. Come rende noto la Guardia di Finanza di Casetta, i quattro fermati sarebbero coinvolti, a vario titolo e in concorso fra di loro nonché con altre persone, in svariate condotte di bancarotta fallimentare e concordataria, di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte nonché di autoriciclaggio, nel periodo 2006-2016.

Oltre alla bancarotta, ci sarebbe stata una serie di operazioni di finanziamento infragruppo a favore di altre imprese correlate. Il Gruppo Barletta, che si era aggiudicato l'appalto per la realizzazione dell'lnterporto di Maddaloni-Marcianise, attraverso la costruzione del centro logistico intermodale e del centro commerciale Campania, avrebbe distratto le liquidità di alcune società che nel tempo avevano dolosamente accumulato ingenti debiti con il Fisco.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Marzo 2019, 14:22
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