Fuga di massa di autisti pubblici verso l'Austria: «2.100 euro al mese? Troppo poco, lì si gudagna di più»

Oltre 100 autisti hanno abbandonato il loro impiego per il settore privato oltre i confini italiani

Fuga di massa di autisti pubblici verso l'Austria: «2.100 euro al mese? Troppo poco, lì si guadagna di più»

di Redazione web

Hanno detto no ad uno stipendio da oltre 2.100 euro (lordi) al mese preferendo valicare la frontiera: da Bolzano in Austria per guadagnare di più, la fuga di massa di ben 110 autisti, dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico locale che in meno di due anni si sono licenziati volontariamente, scrive il Corriere del Trentino.

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Paghe basse

L'ecatombe di circa il 20% della forza lavoro dell'azienda altoatesina, che impiega 570 persone è giustificata da turni di lavoro e paghe troppo basse, anche in virtù del bilinguismo, italiano e tedesco degli autisti, che hanno odorato gli stipendi molto più alti del settore privato nella vicina Austria e si stanno trasferendo, provocando l'aumento del pendolarimo in auto, al posto del bus pubblico, che offre corse meno frequenti.

Fuga continua

Intanto, per contrastare la carenza di conducenti, la Provincia sta coprendo sia le spese di formazione dei dipendenti Sasa, sia i costi per il conseguimento della patente di guida dei nuovi autisti di autobus, che si impegnano a guidare per almeno cinque anni, questo per evitare la fuga dei conducenti verso lidi migliori.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Settembre 2023, 16:53
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