Sequestrata e violentata per 24 ore, arrestati due tunisini. L'incubo di una ragazza, "si è salvata con Whatsapp"
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Legata ad una brandina con il cavo di un telefono, in uno scantinato, picchiata e violentata per 24 ore da due tunisini. È l'incubo vissuto da una trentenne, liberata dalla polizia, ad Asti, dopo che il padre venerdì ne aveva denunciato la scomparsa. «Mi hanno rapito, aiutatemi», i messaggi Whatsapp che la donna, un passato da tossicodipendente, ha mandato ad un'amica col cellulare che era riuscita a nascondere ai suoi aguzzini e che hanno permesso alla squadra mobile di rintracciarla.