Agonizzante dopo l'addio al celibato, il pm archivia: «Nessun pestaggio». Daniel rimase tetraplegico

Agonizzante dopo l'addio al celibato, il pm archivia: «Nessun pestaggio». Daniel rimase tetraplegico
La storia di Daniel Rodriguez Rodriguez, il 28enne ingegnere chimico spagnolo trovato agonizzante sui binari della stazione di Porta Garibaldi, a Milano, il 30 aprile dell'anno scorso, resterà un giallo: il pm di Milano Francesco Cajani ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta su quanto accadde al giovane spagnolo dopo una serata trascorsa con un gruppo di amici all'Alcatraz per un addio al celibato. Per il pm il giovane, ubriaco, è stato «investito di striscio» da un treno in arrivo.

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L'avvocato della famiglia e gli amici hanno sempre sostenuto che Daniel, rimasto tetraplegico, sia stato vittima di un'aggressione di un gruppo di italiani, conseguenza di un diverbio nato all'interno del privè del locale e poi proseguito fuori.  Un pestaggio che dopo un anno di indagini, da parte della squadra Mobile e della Polizia ferroviaria, non ha trovato conferma. Se alcuni presenti e personale del locale hanno parlato di uno screzio all'interno del locale, non c'è nessuna prova di un'aggressione all'esterno. Anche le accuse rivolte dagli amici a un giovane con una maglietta rossa, sentito dal pm, si sono dimostrate infondate per gli inquirenti.



Le testimonianze degli amici, raccolte dai  magistrati spagnoli, non hanno fornito prove sull'ipotesi di un pestaggio con un tirapugni. L'acquisizione delle immagini delle telecamere mostrano Daniel che esce dall'Alcatraz alle 3.31 e si allontana da solo visibilmente ubriaco, il suo tasso alcolemico risulterà ben superiore a quello consentito. Alle 3.50 è immortalato, poco distante, in via Valtellina dalla telecamera di una caserma, quindi la sua figura ricompare solo sui binari, poco prima delle 6.20 quando un convoglio frena prima di investirlo. Un 'buco' di due ore e mezza che per gli inquirenti non nasconde nessuna aggressione. In quelle ore gli amici restano nel locale: provano a chiamarlo più volte sul cellulare, poi all'alba tornano in albergo, quando non ottengono risposta neanche bussando alla porta della stanza pensano stia dormendo e vanno a riposare. Sarà la polizia ad avvisarli dell'accaduto.

La richiesta di archiviazione contro ignoti, per lesioni e tentato omicidio, avanzata dal pm Cajani fonda sulla certezza che «il giovane spagnolo (proprio in virtù del suo stato di ubriachezza) sia caduto all'interno del binario 15 e che - nel rialzarsi - abbia fatto dei passi in avanti percorrendo l'intervia tra il binario 15 e 16, con il busto in avanti, non accorgendosi del transito del treno» delle 5.56 sul binario 16 e «andando ad urtare la testa» contro il convoglio.  Nel contraccolpo il corpo è stato sbalzato indietro ed ha urtato violentemente sui binari, procurandosi la frattura delle vertebre cervicali e quelle ferite al volto che i familiari del 28enne imputano a un'aggressione.
Nella richiesta di archiviazione lunga 60 pagine si richiama la «accidentalità della dinamica dei fatti» che escludono responsabilità da parte dei macchinisti dei treni o di eventuali aggressori, visto che all'esito della consulenza del medico legale Alberto Amadasi «non sono emersi elementi tali da ritenere che sia avvenuto un qualsivoglia diverbio verbale o colluttazione fisica» tra il 28enne e altri.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Giugno 2018, 18:01
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