Mondiali, attesa finita: c'è Brasile-Croazia,
su Neymar le speranze di un Paese intero
di Marco Zorzo
Pensate, pare che non ci sarà Joseph Blatter: il numero uno della Fifa preferisce evitare fischi e figuracce. Tra l'altro, l'Uefa è stata fin troppo chiara: Blatter non si deve ricandidare alla presidenza Fifa. D'altronde, uno come lui è abituato a dileguarsi nei momenti topici. Da ricordare il suo memorabile forfait alla premiazione dell'Italia a Berlino, nel 2006. La Coppa a Cannavaro la consegnò kaiser Franz Beckenbauer. Si comincia dall'Arena San Paolo, dove il Brasile targato Scolari debutta contro la Croazia.
Con l'augurio di potervi raccontare solo ed esclusivamente di calcio giocato fino al 13 luglio, giorno della finalissima. Neymar non vede l'ora di cominciare: «È arrivato il momento che tutti noi brasiliani aspettavamo, come dice Scolari. Mi ricordo quando nel 2002 avevo 10 anni e vidi in tv tutte le partite di qual Mondiale vinto. Ronaldo era il mio idolo e adesso in campo ci vado io: ho realizzato il sogno di quando ero bambino. E cosa voglio fortemente? La Coppa, perché non avrebbe senso essere il miglior giocatore del torneo o vincere la classifica marcatori se poi non vinci il titolo».
Tra il Brasile e quel titolo il primo ostacolo stasera è la Croazia. Il ct Kovac non avrà Mandzukic, squalificato, e punterà sui talenti di Modric e del neo blaugrana Rakitic. «Non alzeremo bandiera bianca - avvisa Kovac - e avremo le nostre occasioni per far male alla Seleçao».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Giugno 2014, 16:21
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