Masterchef Italia: ecco chi sono i quattro finalisti. L'addio epico di uno dei concorrenti: «Francamente me ne infischio»

La semifinale di Masterchef Italia, ieri su Sky Uno/+1 e on demand, è stata vista da 791mila spettatori medi con il 3,6% di share, oltre 1.100.000 contatti unici . Attenzione spoiler

Masterchef Italia: ecco chi sono i quattro finalisti. L'addio epico di uno dei concorrenti: «Francamente me ne infischio»

di Ida Di Grazia

La semifinale di Masterchef Italia ha decretato i magnifici 4 aspiranti chef che andranno in finale. Nella puntata di ieri giovedì 22 febbraio, uno di loro ha dovuto dire addio al sogno di vincere, ma non ve lo sveleremo subito per evitare spoiler a chi ancora non ha visto la puntata. Quello che possiamo dirvi è che è stato davvero epico.

Masterchef, la semifinale: Antonio, Eleonora, Michela, Niccolò e Sara in sfida per un posto in finale. Chi sono

Masterchef Italia: ecco chi sono i quattro finalisti. L'addio epico di uno dei concorrenti «Francamente me ne infischio»

La semifinale

La penultima serata di Masterchef Italia, lo show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy è stata indimenticabile, per i cuochi amatoriali, grazie ai tanti ospiti protagonisti delle prove: prima Invention Test multietnico con lo chef Mory Sacko, 1 stella Michelin al ristorante parigino MoSuke, che ha condotto i concorrenti in un viaggio tra Africa, Giappone e Francia; quindi la prova in esterna più prestigiosa e ambita dai concorrenti, quella nel ristorante stellato, che quest’anno si è svolta nel ristorante Uliassi dello chef Mauro Uliassi, 3 stelle Michelin a Senigallia (Ancona), portando con sé un vero tripudio di emozioni per i cuochi amatoriali; infine, un Pressure Test davvero incredibile e imprevedibile che vedeva protagoniste le piante grasse portate in Masterclass da Davide e Diego Narcisi, fondatori dell’orto sinergico La Clarice a Cannara (Perugia).

 Mystery Box

La serata è stata inaugurata da una Mystery Box “musicale”: i giudici hanno associato un brano a ciascun aspirante chef, e la canzone corrispondeva all’ingrediente principale da utilizzare nella cucinata di 45 minuti. E così Eleonora ha avuto le banane (collegata al brano “Venus” di Bananarama), Michela ha cucinato con il peperoncino (“Can’t Stop” dei Red Hot Chilli Peppers), Antonio con i mirtilli rossi (“Zombie” dei The Cranberries), poi ancora Niccolò ha ricevuto pane, grissini e taralli (“I fall in love too easily” di Chet Baker) e Sara ha avuto i fagioli (“Pump it” dei Black Eyed Peas).

I piatti migliori sono stati Branzino Rock di Antonio (branzino marinato ai mirtilli rossi, con taccole, salicornia, pak choi saltato con peperoncino e salsa di pak choi), Pane Amore e Romanticismo di Niccolò (tortino di pappa al pomodoro e tartare di cozze al liquore alla vaniglia su crumble di taralli, pane e olio) e La banana piace a tutti di Eleonora (maiale in triplice cottura su purea di banana e lime con chips di banana, peperoni al forno e salsa al caffè, cioccolato e cardamomo).

Brano numero 1 in classifica, accompagnato dal piatto vincente della prova, quello di Niccolò, che si è aggiudicato così la Mystery Box e con essa un vantaggio nel successivo Invention Test.

Invention Test

Per la seconda prova la Masterclass ha accolto lo chef Mory Sacko, che vanta 1 stella Michelin al ristorante parigino “MoSuke” e ha fatto della propria personalità il suo punto di forza in cucina, mescolando le origini africane alla passione per il Giappone con le tecniche di cottura francesi: un mix che lo ha reso, in pochissimi anni (ha “solo” 31 anni), astro nascente della cucina francese nonché volto televisivo oltralpe.

I cuochi amatoriali hanno cucinato un piatto unico e rappresentativo della propria personalità in 60 minuti di cucinata, con tre ingredienti impiegati anche dall’ospite: Manzo d’Aubrac (carne francese), Shichimi Togarashi (miscela di spezie giapponesi) e arachidi (la base della Salsa Mafè, tipica dell’Africa occidentale).

Il quarto ingrediente, invece, era tutto italiano ed era assegnato da Niccolò: per Sara il caffè, per Antonio la rucola, per Michela il gorgonzola e per Eleonora le acciughe, mentre ha scelto per sé i fichi d’India.

Semplicemente Antoine di Antonio (manzo su salsa di rucola, salsa di lamponi e arachidi tostate) è stato giudicato il piatto migliore della sfida, mentre Sara ha commesso gli errori più gravi e non ha potuto partecipare all’esterna, aspettando in Masterclass i propri colleghi per il Pressure Test.

Prova in esterna

Rotta su Senigallia, per gli altri quattro: ad attenderli, la cucina del ristorante Uliassi dello chef Mauro Uliassi, 3 stelle Michelin a Senigallia (Ancona) e stabilmente nelle prime 50 posizioni della prestigiosa classifica “The World's 50 Best Restaurants”, punto di riferimento della gastronomia italiana e internazionale.

Antonio, vincitore dell’Invention Test, ha potuto assegnare a se stesso e a ciascuno dei suoi colleghi uno dei quattro piatti mostrati dallo Chef: per sé ha tenuto Anguilla affumicata, Albicocca, Rafano e Alloro (anguilla del Po affumicata e grigliata, condita con albicocche marinate, olio di alloro, riduzione di aceto, salsa di scalogno e rapano) e ha affidato Senigallia Brest ad Eleonora (bignè con crema al burro di nocciole con craquelin e crema chantilly alla vaniglia, con amarene di Cantiano e olive caramellate con finocchietto e arancio), la Pasta all’Assassina a Michela (fusilloni arrostiti e conditi con salsa di peperone piccante con prezzemolo e foglie di shiso) e Seppie scottate, Olio di guanciale, Bietola, Miele e Colatura di alici a Niccolò (seppie giovani condite con olio di guanciale e fegato di seppia con bietola e il suo gambo tritato con miele, colatura di alici e limone).

Al termine della cucinata è stato proprio lo chef Uliassi a proclamare il nome del vincitore della prova nonché ufficiale primo finalista di quest’anno, e il nome è stato quello di Michela.

Pressure test

Tornati in Masterclass, Antonio, Eleonora e Niccolò si sono uniti a Sara per affrontare l’ultimo ostacolo. Ospiti Davide e Diego Narcisi, fondatori dell’orto sinergico La Clarice a Cannara (Perugia), dove coltivano oltre 400 piante ed erbe per la haute cuisine: il tema  del Pressure Test più decisivo della stagione sono state le piante grasse e il loro utilizzo in cucina.

Prima della cucinata di 40 minuti dalla balconata Michela ha affidato una delle quattro tipologie di vegetale a ciascun concorrente: per Niccolò la Lithops (col sapore simile ai legumi), per Sara la Begonia Rex (ideale in estrazione come accompagnamento di carni poco pregiate), per Antonio l’Origano Cubano (dal profumo di origano ma con sentori zuccherini), per Eleonora l’Enula Marina (dal sapore piccante e amaro con retrogusto di cocco).

Attenzione Spoiler

Attenzione, stiamo per svelarvi l'eliminato della puntata di Masterchef, se non volete spoiler vi consigliamo di non andare oltre nella lettura. 

Ad un passo dalla meta, a un centimetro dalla serata finale, è stato Niccolò a commettere gli errori più gravi: il giovane ravennate ha abbandonato il proprio grembiule sulla postazione, tra gli abbracci e le lacrime degli altri concorrenti, e ha lasciato la Masterclass.

Nato in Germania 26 anni fa, oggi risiede a Ravenna ed è un neolaureato in Medicina con 110 e lode che si è appassionato alla cucina proprio durante gli studi da fuorisede. Il suo è stato uno dei gli addi più epici nella sotira di Masterchef. Alla domanda dei giudici su chi secondo lui vincerà Masterchef ha risposto: «Francamente me ne infischio!»


Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Febbraio 2024, 15:58
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