Chiara Ferragni, il video di scuse è stato copiato? Un'attivista palestinese (giorni prima) ha pubblicato un reel identico

Il maglione grigio, i capelli raccolti, il filo di trucco, persino la stessa inquadratura: il reel di Salma Shawa, visivamente, è del tutto uguale a quello condiviso in seguito dall'influencer italiana

Video

di Alessio Esposito

Occhi lucidi, capelli raccolti, un filo di trucco. Indossando un semplice maglione grigio. Le immagini del video di scuse di Chiara Ferragni, dopo la multa dell'Antitrust per il caso dei pandori "griffati", sono ormai impresse nella mente di tutti. Le parole ben scandite, il discorso accorato, la voce a tratti rotta dal pianto. Così la Ferragni ha cercato il perdono dei suoi quasi 30 milioni di follower per quello che lei ha definito «errore di comunicazione», ma che per l'Autorità si configura come «pubblicità ingannevole». Il video ha sortito l'effetto sperato, raccogliendo parecchi consensi sui social, ma potrebbe non essere del tutto spontaneo. Anzi, potrebbe essere addirittura copiato.

Il reel di Salma Shawa

Il 16 dicembre - quindi due giorni prima delle scuse dell'imprenditrice digitale - un'attivista palestinese di nome Salma Shawa ha pubblicato su Instagram un reel in cui si mostra con un outfit praticamente identico a quello poi proposto dalla Ferragni.

Il maglione grigio con il colletto, i capelli raccolti in una coda, il trucco appena accennato, persino la stessa inquadratura. Il reel di Salma Shawa, visivamente, è del tutto uguale a quello pubblicato in seguito dall'influencer italiana. Ciò che differenzia le due clip, naturalmente, sono i contenuti: la palestinese parla della difficile situazione della gente di Gaza, Ferragni dello scandalo che l'ha coinvolta.

Chiara Ferragni, video copiato o coincidenza?

Pura casualità? Chissà. Nella comunicazione, come è noto, Chiara Ferragni non affida mai nulla al caso. Soprattutto in momenti delicati come questo. E se si trattasse di una semplice coincidenza avrebbe certamente dell'incredibile. Le lasciamo comunque il beneficio del dubbio.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Dicembre 2023, 18:47
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