Troppi zuccheri nei prodotti per bambini Nestlé, ma solo in quelli venduti nei Paesi poveri del mondo: «Così aumentano la dipendenza»

A svelarlo è un rapporto del gruppo no-profit Public Eye in collaborazione con International Baby Food Action Network

Troppi zuccheri nei prodotti per bambini Nestlé, ma solo in quelli venduti nei Paesi poveri del mondo: «Così aumentano la dipendenza»

di Morgana Sgariglia

Nestlé aggiunge più zucchero agli alimenti per bambini venduti nei Paesi a basso e medio reddito. I prodotti della multinazionale svizzera contengono fino a 7,3 grammi di zucchero aggiunto per porzione, mentre gli stessi venduti in Europa non ne hanno spesso nessuno. A svelarlo è un rapporto del gruppo no-profit Public Eye in collaborazione con International Baby Food Action Network (Ibfan) sulla base dei dati della società di analisi di mercato, Euromonitor. Gli zuccheri in più contribuiscono ad aumentare l'obesità e portano i bambini a sviluppare una preferenza permanente per i prodotti zuccherati.

Cosa sono gli zuccheri aggiunti

Gli "zuccheri aggiunti" sono zuccheri raffinati usati nella preparazione dei cibi e come zucchero da tavola. Si trovano nei cibi definiti "spazzatura", come merendine, snack dolci e salati, torte, biscotti, e anche nei cereali da colazione, inclusi quelli integrali o dietetici, nei succhi di frutta e negli yogurt.

Siccome aumentano in modo vertiginoso l’apporto glicemico degli alimenti in cui sono inseriti e non danno altre proprietà nutrizionali, fanno male se eccedono nelle quantità raccomandate. Secondo gli esperti, la quantità di zuccheri concessa per un'alimentazione equilibrata è pari al 10% delle calorie totali giornaliere, ovvero un paio di cucchiaini. 

I Paesi nel mondo penalizzati dai zuccheri aggiunti di Nestlè

Il rapporto ha confrontato il contenuto di zucchero dei cereali istantanei Cerelac e del latte in polvere Nido, due dei marchi di alimenti per bambini più venduti di Nestlé nei Paesi a basso e medio reddito, che hanno incassato oltre 2,5 miliardi di dollari nel 2022.

In Thilandia, Etiopia, Sud Africa, India e Bangladesh, l'azienda ha aggiunto fino a 6 grammi di zucchero per porzione di Cerelac. La stessa marca è stata venduta contenente zero zucchero in Gran Bretagna e Germania. Cerelac conteneva in media 4 grammi di zucchero per porzione (circa una zolletta di zucchero) negli Stati del Sud del mondo. Il Cerelac venduto nelle Filippine aveva la più alta quantità di zucchero aggiunto: 7,3 grammi per porzione. In diversi Paesi come Filippine, Nigeria, Senegal, Vietnam e Pakistan, il contenuto di zucchero aggiunto non è dichiarato sulla confezione.

La stessa tendenza è stata anche rintracciata nei prodotti Nido, ma in misura minore. Avevano in media 2 grammi di zucchero aggiunto per porzione, e quelli venduti a Panama ne avevano una quantità più alta, con 5,3 grammi per porzione.

Nestlé dice di rispettare le normative locali

Lunedì Nestlé ha pubblicato una dichiarazione in cui afferma che le variazioni nel contenuto di zucchero dipendono da diversi fattori, «tra cui le normative e la disponibilità di ingredienti locali, che possono comportare offerte con zuccheri inferiori o senza zuccheri aggiunti».

Ha detto che la scelta, però, non «compromette il valore nutrizionale dei nostri prodotti per neonati e bambini piccoli». In realtà, l'eliminazione dei zuccheri aggiunti dai prodotti alimentari per l'infanzia in Europa è dovuta alla pressione che i consumatori europei hanno esercitato sull'azienda, secondo quanto hanno riferito i ricercatori di Public Eye al Washington Post.

I bambini sotto i due anni non possono prendere zuccheri aggiunti

Per gli esperti, i bambini di età inferiore a due anni non dovrebbero essere mai nutriti con cibi e bevande con zuccheri aggiunti. L'Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia, inoltre, a genitori e tutori di non aggiungere zucchero agli alimenti complementari per i bambini di età pari o inferiore a 2 anni. La stessa Nestlé suggerisce sul suo sito brasiliano di evitare di mangiare zuccheri aggiunti durante l'infanzia. Ingerire zucchero aggiunto porta i bambini a sviluppare una preferenza per cibi eccessivamente dolci, facendoli adattare ad una dieta permanente di alimenti altamente trasformati.

Dopo la pubblicazione del rapporto, i funzionari indiani hanno avviato indagini sui prodotti per l'infanzia all'interno del loro Paese. Anche le autorità del Bangladesh hanno detto che verificheranno la questione. Nelle Filippine c'è un disegno di legge in sospeso al senato che vieta l'aggiunta di zucchero negli alimenti per bambini e che verrà presto riesaminato per essere approvato.

L'azienda dichiara di aver ridotto gli zuccheri aggiunti in tutto il mondo

Nestlé ha fatto sapere di aver ridotto dell’11% gli zuccheri aggiunti nei cereali per l’infanzia in tutto il mondo e di voler eliminare gradualmente gli zuccheri aggiunti dal suo “latte di crescita”, destinato ai bambini dai 12 ai 36 mesi.

L’azienda ha anche puntualizzato che è «importante distinguere tra zuccheri aggiunti e zuccheri totali nei nostri prodotti». Gli zuccheri totali potrebbero includere il lattosio naturalmente presente nel latte o provenire da ingredienti come frutta, purea o miele. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Aprile 2024, 16:29
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