Si trasferisce a 1.000 chilometri da casa per il lavoro dei suoi sogni, poi la scoperta choc: «Non sei mai stata assunta»

Dopo la prima settimana in azienda, la comunicazione da parte delle Risorse Umane

Si trasferisce a 1.000 chilometri da casa per il lavoro dei suoi sogni, poi la scoperta choc: «Non sei mai stata assunta»

di Redazione web

Era un lavoro che desiderava davvero tanto, al punto da non esitare a trasferirsi a 1.000 chilometri da casa pur di realizzare il suo sogno. Sembrava tutto perfetto, peccato che una settimana dopo aver iniziato ha scoperto di non essere mai stata assunta. La sfortunata dipendente ha raccontato la sua disavventura sui social, dove ha attirato l'attenzione di migliaia di utenti. 

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Il lavoro dei sogni

 

Tutto è cominciato a luglio, quando Camryn, della Florida, ha iniziato a cercare un'offerta di lavoro online. È così che si è imbattuta in un annuncio che soddisfaceva tutte le sue richieste e ha inviato la sua candidatura con curriculum e lettera di presentazioni. Poco dopo, la risposta via e-mail con la proposta di un colloquio, che ha accettato immediatamente. L'intervista si è svolta tramite videochiamata ed è durata più di un’ora e mezza. «La conversazione è stata meravigliosa. Mi sembrava di conoscere questa persona da tutta la vita», ha detto la candidata, che in quel momento sentiva di avere buone possibilità di essere assunta. In seguito l'uomo che avrebbe potuto diventare il suo capo l'ha invitata a visitare gli uffici dell'azienda, in Virginia, e fare un secondo colloquio, stavolta di persona. E così Camryn è partita: «Il colloquio è durato cinque ore, ci è piaciuto molto parlare del lavoro, è stato davvero emozionante. Ero emozionata e la cosa più bella è che, alla fine del colloquio, il mio potenziale capo mi ha detto: 'Non c'è dubbio che mi piacerebbe davvero assumerti per questa posizione'», ha ricordato. La ragazza ha spiegato di aver quindi ottenuto una proposta di lavoro dall'uomo in questione. Dopo averci rifluettuto, ha deciso di accettare e ha cominciato a discutere la data di inzio con il nuovo capo, che le ha assicurato che l'avrebbe fatta contattare dalle risorse umane. Intanto la ragazza spiega di aver fatto numerose videochimate con il capo relative al nuovo lavoro. 

@camrynspina #GRWM while I explain how moved 1,000 miles for a job that wasnt ever mine!!!!!!!!!!! This ones a long one so bare with me #relocate #job #trending #jobless ♬ original sound - Camryn Spina

 

L'amara scoperta

Poche settimane dopo, con l'aiuto del suo ragazzo, Camryn ha pagato un servizio di trasloco per spostare le sue cose e ha guidato per 13 ore fino in Virginia per iniziare una nuova vita nello stato a oltre 1.000 chilometri da casa.

In attesa di trovare un alloggio si è appoggiata in una stanza d'hotel pagata dal capo: a questo punto, la ragazza si considerava già parte dell'azienda e il primo agosto ha preso servizio. Solo dopo una settimana, il suo superiore le ha chiesto se fosse stata contattata dalle Risorse Umane per confermare il so indirizzo e-mail di lavoro e le sue informazioni personali. Camryn si è quindi affrettata a contattare l'ufficio, ed è qui che ha avuto l'amara sorpresa. Non solo le sue informazioni non erano state inserite nel sistema, ma non le era stato assegnato un indirizzo per un semplice motivo: il processo di selezione per la sua posizione non era ancora terminato, e lei non era ancora stata assunta. 

La reazione

La giovane ha inizialmente pensato a un errore amministrativo e ha mantenuto la calma. Il giorno seguente, il suo capo le ha detto che presumibilmente poteva esserci stato un errore con la sua fedina penale, ma lei lo ha escluso categoricamente. Di qui, un nuovo colloquio con le risorse umane: «Mi hanno detto che non avevano nemmeno controllato il mio background perché avevano già selezionato altri candidati per la loro posizione, ma che mi avrebbero preso in considerazione per un lavoro futuro». A questo punto Camryn, sgomenta, ha chiesto spiegazioni al suo capo. L'uomo le ha asssicurato che in passato aveva assunto decine di persone. Le ha chiesto di tornare in albergo e di attendere che la questione si risolvesse. Il giorno dopo, le risorse umane l'hanno chiamata per darle un verdetto finale: non avrebbe lavorato con loro perché non era mai stata assunta per la posizione. La giovane, piangendo, ha cercato di comunicare con il suo capo, che ha smesso di rispondere alle sue chiamate.

La decisione 

Dopo aver ritrovato la calma, ha deciso di far valere i suoi diritti e ha chiesto all'azienda di ricompensarla per la settimana di lavoro. Camryn ha fatto sapere alle risorse umane che se non avesse ricevuto un risarcimento, avrebbe intrapreso un'azione legale. Inoltre, li ha informati di avere prove "sufficienti" per dimostrare di aver lavorato per loro per una settimana. Dopo questo avvertimento, l'azienda le ha inviato un assegno di risarcimento, che la ragazza ha accettato, ed è tornata a vivere a casa con i genitori. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Settembre 2023, 16:26
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