Torturato ed ucciso, poi fatto a pezzi: libera dopo 13 anni di carcere la donna che lo ha tenuto segregato per 10 anni

Michael Gilbert, 26enne, è stato torturato da un'intera famiglia criminale che lo ha ucciso in modo sadico e poi decapitato il cadavere

Torturato ed ucciso, poi fatto a pezzi: libera dopo 13 anni di carcere la donna che lo ha tenuto segregato per 10 anni

di Redazione web

Ha soggiogato un uomo, trattandolo come uno schiavo, lo ha torturato prima di decapitarlo. La sadica assassina Nichola Roberts, 34anni, dopo aver scontato 13 anni di carcere per omicidio, è stata trasferita in un carcere a regime di sicurezza ridotto, come passo preliminare alla sua liberazione.

Trattato come uno schiavo

La donna, all'epoca dei fatti 22enne è stata una delle tre persone condannate per l'omicidio di Michael Gilbert, 26enne, avvenuto a Luton, nel Regno Unito, pugnalato, colpito con un'arma ad aria compressa e trattato come un cane per circa dieci anni, schiavizzato da un'intera famiglia depravata, prima di essere ucciso in modo altrettanto brutale. Ma i suoi aguzzini, che percepivano anche il suo reddito di sostegno, non ne hanno denunciato la morte e disperso in un fiume il cadavere fatto a pezzi.

 

Torture indicibili

Le terribili percosse che l'uomo era costretto a subire, venivano registrate su telefoni cellulari. La fidanzata di uno dei sadici aguzzini, ha persino inventato un "quiz show" in cui venivano pagati individui per aggredirlo. Infine Gilbert è morto dopo che è stata ideata una nuova forma di tortura, che coinvolgeva i membri della famiglia che saltavano sul suo stomaco.
Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Novembre 2023, 14:09
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