Air Canada, perde il volo aereo: 71enne è costretta a dormire con uno sconosciuto

Perde il volo aereo: 71enne è costretta a dormire con uno sconosciuto

di Michela Poi
Due sconosciuti costretti a dormire nello stesso letto dalla propria compagnia aerea, la Air Canada. Non è l'inizio di un film, ma una storia realmente accaduta. Protagonisti dell'insolita vicenda, una donna di 71 anni, Elizabeth Coffi Tabu e un uomo di 35.  Entrambi "colpevoli" di aver perso i propri voli aerei.

«Le compagnie aeree condannate per aver costretto le hostess a indossare rossetto e tacchi alti». Le regole choc

È il 19 luglio quando la signora Tabu, dopo aver trascorso un mese con la sua famiglia in Canada (MONTREAL), decide di tornare nella sua casa di Parigi. Ha due aerei da prendere. Il primo, però, accumula un grosso ritardo e la signora perde per un soffio il secondo volo.  È a quel punto che la compagnia aerea Air Canada si scusa per il disagio provocato e le offre una camera d'albergo per passare la notte. Sì, ma non da sola.  Con lei a condividere la stessa stanza, un altro sconosciuto passeggero. La donna cerca di spiegare all'agente della compagnia che non le sembra il caso di dormire con un uomo che non sa chi sia: «Non conosco quest'uomo. Non siamo una coppia», dice. Ma niente, la stanza è una sola e va condivisa.  Così i due prendono possesso della camera. E scoprono di avere a disposizione solo un letto singolo. Per Elisabeth è troppo, così il 35enne si offre di passare la notte sul divano. 

A quel punto è intervenuta la figlia della singora, Mahele Nyota, che alle telecamere della Cnn ha dichiarato: «Era un perfetto gentiluomo, ma ovviamente mi sentivo a disagio con mia madre che passava una notte con un uomo della metà dei suoi anni, totalmente sconosciuto». Dopo diverse ore la figlia è riuscita a sistemare la madre in un'altra stanza.



Morale della favola? La sig.ra Coffi Tabu è tornata a Parigi quasi 24 ore dopo l'orario di arrivo previsto. La figlia, Mahele Nyota, ha chiesto alla compagnia aerea di scusarsi e ha espresso preoccupazione per il fatto che le persone vulnerabili che non sono in grado di chiedere aiuto possano essere lasciate nella stessa situazione di sua madre. La risposta del portavoce di Air Canada è stata: «Non è nostra prassi far condividere una stanza ai passeggeri che non viaggiano insieme. In questo caso è stato inizialmente commesso un errore nell'assegnazione delle camere».

 
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Luglio 2019, 15:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA