Un chirurgo plastico è accusato di omicidio perché non avrebbe chiamato il servizio di emergenza sanitaria, mentre una paziente, sottoposta ad intervento al seno, è andata in arresto cardiaco. La vittima, Megan Espinoza, 36 anni, durante l'operazione estetica per l'aumento del seno, presso il Divino Surgery Center di Bonita, in California, ha avuto complicazioni cardiache, ma lo specialista che la stava operando, Carlos Chacon, ha impedito ai suoi dipendenti di chiamare i soccorsi, lasciando che la donna morisse dopo tre ore di agonia.
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Accusa si aggrava
Il medico, inizialmente accusato di omicidio colposo, ora ha visto l'aggravarsi della sua condizione, con imputazione ad omicidio, dopo che l'indagine ha rivelato che avrebbe lasciato la sala operatoria per consultarsi con altri quattro pazienti, mentre la paziente aveva bisogno del trasferimento in una struttura ospedaliera perché in grave crisi cardiaca.
Secondo il rapporto «l'imputato ha impedito ad altre persone di chiamare i servizi di emergenza sanitaria e ha permesso alla signora Espinoza di soffocare per un periodo di tre ore prima che il personale di emergenza fosse finalmente convocato».
Infermiera come anestesista
I pubblici ministeri hanno accusato Chacon anche di aver utilizzato un'infermiera in modo improprio per somministrare l'anestesia alla vittima e di aver presumibilmente mentito al marito, che ha chiamato il centro chirurgico per controllarla durante la procedura.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Aprile 2023, 19:39
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