In queste ultime settimane la Chiesa cristiana è impegnata nelle ricorrenze di Pasqua e, se molti credenti hanno deciso di festeggiarla rispettando le tradizioni culinarie, altri invece hanno deciso di avvicinarsi al dolore di Gesù. E non solo attraverso la preghiera. È accaduto nelle Filippine, quando diversi fedeli hanno deciso di rievocare la crocifissione inchiodandosi a delle croci sotto il caldo soffocante del nord della capitale Manila.
@agentkath69 62 year old Ruben Enaje is nailed to the cross for the 34th time in 37 years today in Barangay San Pedro Cutud, City of San Fernando, Pampanga, Philippines. #fyp #fyip #fy #hesussakrus #cutudpampanga #sandpedrocutudpampanga ♬ original sound - Rosario Lazaro Jaldon
La rievocazione
La tradizione della cultura filippina, ogni anno, prevede che nel villagio di San Pedro Cutud, nella provincia di Pampagna, venga organizzata la rievocazione della crocifissione. Una manifestazione annuale che, però, la Chiesa cattolica romana nelle Filippine disapprova per via di ciò che subiscono i volontari che decidono di partecipare.
Alcuni cittadini si travestono da soldati romani e frustano i devoti che portano le croci e piantano, inoltre, i chiodi nelle mani e nei piedi dei tre uomini che impersonano Gesù e i due ladroni, che nell'edizione di quest'anno, svoltasi durante la giornata di ieri 29 marzo, sono state guidati dal 63enne Ruben Enaje, sulla croce per la 35esima volta.
«Ecco cosa ha provato Gesù»
«Mentre camminavo, tutto quello a cui pensavo era come si sentiva Gesù mentre portava la sua croce finché non venne crocifisso», ha detto Enaje ai giornalisti del luogo.
In altri villaggi della Pampagna, durante la Settimana Santa, altri credenti si flagellano con fruste di bambù, un atto che credono sia una penitenza che li assolverà dai loro peccati, curerà le malattie e porterà benedizioni.
A Filipino villager has been nailed to a wooden cross for the 35th time to reenact Jesus Christ’s suffering.
— Jamaica Observer (@JamaicaObserver) March 29, 2024
According to a report from The Associated Press, the man, Ruben Enaje, 63, said he would devote to praying for peace in Ukraine, Gaza and the disputed South China Sea.… pic.twitter.com/cOIlaQP7HG
La Chiesa disapprova
Ogni anno questa manifestazione viene vista da più di 20mila turisti provenienti da molteplici parti del mondo. Le crocifissioni sono state la dimostrazione di fede più estrema nelle Filippine, dove circa l’80% degli oltre 110 milioni di abitanti si identifica come cattolico romano. La Chiesa, però, disapprova questa tradizione, perché la considera troppo violenta per tutti i volontari che decidono di prendere parte alla ricorrenza. Per questo suggerische che, per commemorare la Quaresima, basta pregare e sottoporsi a un pentimento sincero.
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Marzo 2024, 10:23
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