Addetto alle pulizie distrugge con un solo gesto 25 anni di ricerca scientifica: «Studi potenzialmente rivoluzionari andati in fumo»

Dovrà risarcire l'università per quasi 1 milione di euro

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di Redazione web

Sembra un episodio del cartone animato della serie dei Simpson, con Homer che ne fa una delle sue mentre è al lavoro. Ma, putroppo, la realtà anche questa volta è andata oltre all'immaginazione dei fumettisti. Così, è capitato che un addetto alle pulizie sia stato accusato di aver distrutto 25 anni di ricerca scientifica compiendo un solo gesto: spegnendo l'interruttore di un frigorifero del laboratorio di un'università. E per quel gesto, scellerato, oggi è stato citato in giudizio per quasi 1 milione di euro di danni da parte dell'istituto che lo accusa di aver distrutto ricerche «potenzialmente rivoluzionarie» con quel solo suo "semplice" gesto. 

«Un fastidioso segnale acustico» è stata la causa per la quale Joseph Herrington ha compiuto tale gesto, definito dall'istituto come «negligente e sconsiderato».

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Spegne il frigorifero: la dinamica dei fatti

L'impresa di pulizie Daigle Cleaning Systems aveva un contratto risalente al 2020, da 1,4 milioni di euro, per pulire il Rensselaer Polytechnic Institute, l'università privata di Troy, a New York.

Il 14 settembre 2020, l'allarme per un congelatore contenente «numerose colture cellulari e campioni molecolari» è stato attivato quando la temperatura ha oscillato rispetto a quella prevista: anche solo 3 gradi avrebbero potuto causare danni «catastrofici», secondo i documenti del tribunale depositati presso il cancelliere della contea di Rensselaer.

Il prof Lakshmi, professore di chimica e biologia che gestisce il laboratorio, ha stabilito che in quella circostanza, nonostante si fosse verificata l'oscillazione della temperatura di pochi gradi, non erano stati compromessi i campioni di esemplari «non recuperabili».

A causa del Covid-19, il tecnico addetto alla riparazione del frigorifero non ha potuto sistemare la temperatura se non prima del 21 settembre.

Sulla porta del congelatore era stato apposto un cartello con la scritta: «Questo congelatore emette un segnale acustico perché è rotto e necessita riparazione. Si prega di non spostarlo o scollegarlo. Nessuna pulizia richiesta in questa zona. È possibile premere il pulsante di disattivazione dell'allarme per 5-10 secondi se si desidera disattivare l'audio».

Il 17 settembre, però, il signor Herrington, addetto alle pulizie, mentre stava pulendo il laboratorio, ha spento l'interruttore che forniva l'elettricità al congelatore, facendo aumentare di molto la temperatura all'interno del frigorifero.

La causa giudiziaria, intentata il 16 giugno, infatti, riportava che la temperatura interna era aumentata di 50 gradi, quando gli studenti sono tornati in laboratorio e hanno scoperto il danno irreparabile.

Il processo

«Il comportamento e la negligenza dell'addetto alle pulizie hanno causato tutto questo. Sfortunatamente, ha spazzato via 25 anni di ricerca - ha detto al quotidiano locale Times Union Michael Ginsberg, il cui studio legale rappresenta l'università -. La maggior parte degli esemplari (colture cellulari) è stata compromessa, distrutta e resa irrecuperabile, demolendo tutte le ricerche scientifiche».

L'istituto ha presentato sei cause al tribunale, inclusa una in cui si afferma che la ditta di pulizia è stata «negligente e sconsiderata nell'assumere Joe Herrington, che non aveva la capacità di svolgere i suoi doveri e che non è riuscita a formarlo come dovuto».


Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Giugno 2023, 12:49
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