Social card, in arrivo ricarica da 460 euro: i requisiti, quando vengono accreditati e come richiedere gli sconti

Nuova Social card, in arrivo ricarica da 460 euro: quando vengono accreditati e come richiederla

di Giacomo Andreoli e Carlo Ottaviano

Arriva la proroga per la social card, il bonus una tantum per la spesa da 382,50 euro, destinato alle famiglie più bisognose. Lo riceverà anche chi non aveva fatto in tempo ad utilizzarlo nei mesi scorsi. E all’importo si aggiunge per Natale un bonus benzina da 77,2 euro: arriverà a partire dal prossimo 15 dicembre, mentre da Capodanno dovrebbero scattare sconti aggiuntivi (forse del 15%), ai distributori dei carburanti convenzionati, sempre per chi ha la carta. 
Ad annunciare le novità è stato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine dell’assemblea invernale di Confagricoltura di ieri, a Roma. Ministro che ha anche bocciato il meccanismo dei click day per accedere ai fondi per l’innovazione in agricoltura e per regolarizzare lavoratori stagionali extracomunitari. Questo secondo click day, come segnalato da Coldiretti, ha visto ieri esaurirsi in poche ore le domande per gli 82.550 posti disponibili. 

COME FUNZIONA IL CONTRIBUTO

«Non è la soluzione migliore - ha tuonato Lollobrigida - vanno previsti dei criteri che aiutino a valorizzare non solo quanto sei veloce o che sistema hai per arrivare prima». 
Quanto alla social card, su una platea di 1,3 milioni di famiglie (con Isee sotto i 15mila euro), in oltre 100mila non erano riusciti a fare il primo acquisto entro il 15 settembre, perdendo così il beneficio. Grazie al varo dell’apposito decreto attuativo dei ministeri dell’Agricoltura, delle Imprese e dell’Economia, con 100 milioni di nuovi fondi, dal 15 dicembre le Poste si riattiveranno per fornire le card a queste persone, che saranno avvisate dai Comuni e riceveranno 460 euro. Potranno fare il primo acquisto entro il 31 gennaio. Loro e chi prenderà solo il bonus benzina potranno poi spendere il resto entro il 15 marzo. A maggio, quindi, gli eventuali fondi non spesi possono essere usati per altre proroghe o si possono aggiungere ai 600 milioni stanziati per il 2024: sono almeno altri 460 euro tra bonus spesa e benzina. I 77 euro, ora, si potranno spendere nei distributori dei carburanti, ma anche per abbonamenti del trasporto pubblico locale (come per il bonus trasporti), o per vari cibi e bevande (la lista l’ha fornita il Masaf). Si attendono chiarimenti, però, per capire se e come si possa limitare a 77 euro la spesa per i carburanti. 
Critiche, comunque, arrivano dalle associazioni dei consumatori.

Per Massimiliano Dona, presidente dell’Unc, «aver fatto risalire le accise, come ha fatto il governo, è costato alle persone 15,25 euro in più a ogni pieno da 50 litri: i 77 euro sono elemosina».

UN SETTORE RESILIENTE

Sempre ieri, all’assemblea di Confagricoltura, è intervenuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «L’agricoltura, da problema ed elemento di arretratezza - ha spiegato - è divenuta sinonimo di opportunità e di benessere. Più e meglio di altri comparti economici, ha saputo disseminare modernità, uscendo da un’attività di sussistenza e autoconsumo autarchico, per creare valore, divenendo vettore di internazionalizzazione dell’economia». Poco prima il presidente aveva ascoltato dalla voce del numero uno di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, i dati del settore, lusinghieri nonostante le difficoltà del periodo: oltre 60 miliardi di export per il Made in Italy agroalimentare, con un forte trend in crescita; quasi 1,4 milioni di addetti; una filiera che rappresenta il 16% del Pil (considerando anche i mezzi tecnici per la produzione agricola, si sale oltre il 20%) e una quota di quasi il 10% alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Per questo, ha aggiunto Mattarella, «è necessario rendere tutti consapevoli di quanto oggi l’agricoltura e il cibo siano un volano per la crescita». Giansanti ha ricordato che «l’impegno degli agricoltori non è solo quello di rifornire i mercati, ma anche di progettare il futuro». 

Tanto più a chiusura di un anno che, con i continui disastri climatici e i conflitti, ha messo a dura prova la resistenza del settore e l’autosufficienza alimentare dell’Europa. «Dobbiamo raggiungere – ha concluso Giansanti – il 100% della capacità produttiva. Quindi la sicurezza alimentare deve essere uno dei temi prioritari della presidenza italiana del G7 e serve ripensare la Politica agricola comune, visto l’ingresso di nuovi Paesi in Ue». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Dicembre 2023, 19:01
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