«Un operaio vive 5 anni in meno di un dirigente»: ecco cosa svela il rapporto Inps sui pensionati italiani

I dati emersi dal rapporto annuale dell'Inps

«Un operaio vive 5 anni in meno di un dirigente»: ecco cosa svela il rapporto Inps sui pensionati italiani

di Redazione Web

«Un operaio vive meno di un dirigente», è quanto emerge dal rapporto annuale dell'Inps che sottolinea come la differenza nella speranza di vita sia di cinque anni tra chi era nel Fondo lavoratori dipendenti nel primo quintile di reddito (16 anni di speranza di vita) e chi era nel quintile di reddito dal Fondo dirigenti (Inpdai) con 20,9 anni..

I pensionati che appartengono al primo quintile di reddito, infatti, hanno una speranza di vita a 67 anni di circa 2,6 anni inferiore a quelli che appartengono al quintile con il reddito più alto, ma la differenza cresce a seconda del comparto nel quale si è lavorato e delle mansioni avute.

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Un operaio vive meno di un dirigente

«Queste differenze nella speranza di vita in base al reddito - sottolinea l'Istituto - si scontrano con l'utilizzo di un coefficiente di trasformazione unico per il calcolo della pensione che risulta fortemente penalizzante per i soggetti meno abbienti il cui montante contributivo viene trasformato in una pensione più bassa di quella che otterrebbero se si tenesse conto della loro effettiva speranza di vita. Viceversa, i più abbienti ottengono pensioni più elevate di quelle che risulterebbero da tassi che tengono conto della effettiva durata media della loro vita».

«Le differenze tra primo e ultimo quintile - si legge - sono significative e maggiori per i maschi rispetto alle femmine. È interessante notare come nel divario tra primo e ultimo quintile non vi siano grandi differenze tra gestioni per cui il divario è di 2,6-2,7 anni per i maschi, qualunque sia la gestione, e di 1,7-1,8 anni per le femmine, così come nell'ambito di ciascun quintile restano le differenze tra gestioni.

Ne consegue quindi che un pensionato Inpdai del quintile più alto ha una speranza di vita di quasi cinque anni superiore a quella di un pensionato Fpld del primo quintile, differenza di cui non si tiene conto nella determinazione della prestazione pensionistica».

Anche a livello territoriale, le differenze nella speranza di vita sono significative. Per i maschi, la longevità attesa è massima nelle Marche e nell'Umbria (18,3 anni), per le femmine nel Trentino-Alto Adige (21,6 anni). Per entrambi, è minima in Campania (17 anni gli uomini, 19,6 le donne) e Sicilia (17,1 e 19,7 rispettivamente).


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Settembre 2023, 12:16
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