Donne e lavoro, Italia fanalino d’Europa: guadagnano meno degli uomini e fanno meno carriera

Indagine di Bankitalia: occupate il 51,1 contro il 69% degli uomini. Salari più bassi dell’11%

Donne e lavoro, Italia fanalino d’Europa: guadagnano meno degli uomini e fanno meno carriera

di Alessandra Severini

Guadagnano meno, fanno meno carriera dei loro colleghi maschi e più spesso di loro hanno contratti precari. È la fotografia della condizione delle donne nel mercato del lavoro italiano scattata da Bankitalia nel rapporto sul gender gap “Le donne, il lavoro, la crescita economica”. I dati collocano l’Italia agli ultimi posti fra i paesi della Ue.

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Donne e lavoro, Italia male in Europa

Il nostro Paese è ultimo nella classifica per occupazione femminile e penultimo per divario di genere occupazionale (peggio di noi solo la Grecia). L’occupazione femminile al 51,1% è inferiore di oltre 18 punti percentuali rispetto alla quota di uomini al lavoro nella fascia d’età tra i 15 e i 64 anni (69%). Ma c’è di più. In media le donne percepiscono retribuzioni più basse dell’11% rispetto ai colleghi. Questo gap salariale è già ampio all’ingresso nel mercato del lavoro: il 16% tra i diplomati, il 13% tra i laureati e si accentua ancora di più con la maternità e con l’avanzare della carriera. Le donne occupate hanno più di frequente impieghi di tipo temporaneo (18% delle donne occupate, 16 per gli uomini) o part time (31,7% delle lavoratrici, 7,7 dei lavoratori).

E non sempre il lavoro a tempo parziale è una libera scelta delle donne, gravate anche dai compiti di cura e sostegno alla famiglia. «Negli ultimi anni ci sono stati dei miglioramenti ma sono molto lenti rispetto all’esigenza di integrare le donne nel mercato del lavoro» ha commentato la vice presidente generale della Banca d’Italia, Alessandra Perrazzelli. Difficile poi che le donne ricoprano incarichi di vertice nelle aziende. «Spesso lavorano in settori che offrono compensi mediamente più bassi – rileva ancora Perrazzelli - solo il 20% di donne è al top dei redditi».

I settori

In Italia ancora poche ragazze scelgono corsi di laurea in materie scientifiche (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica): solo il 17,6% contro il 33,7% degli uomini. Ma sono proprio questi i settori dove si registrano le aspettative di reddito più alte. Le scelte scolastiche sono tra i fattori che influiscono maggiormente sul gender gap del mercato del lavoro -sottolinea il rapporto di Bankitalia - e questo nonostante i dati dimostrino che in tutte le economie avanzate, Italia compresa, le ragazze raggiungono sia livelli di istruzione più elevati che i voti migliori rispetto ai ragazzi.

Le pensioni

Tutto ciò si riflette inevitabilmente anche sui redditi pensionistici che infatti risultano significativamente inferiori (-27%) rispetto a quelli degli uomini.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Giugno 2023, 07:47
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