Ponte di San Pietro e Paolo: 40mila romani scelgono gli agriturismi

Ponte di San Pietro e Paolo: 40mila romani scelgono gli agriturismi
Boom di prenotazioni negli agriturismi del Lazio e delle regioni limitrofe da parte dei cittadini romani. Secondo quanto rilevato da Turismo Verde, associazione di promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani, saranno in 40mila a trascorrere almeno una notte in campagna nel lungo week end della festa dei Patroni capitolini, San Pietro e Paolo. Complice l’esplosione del bel tempo, i cittadini della capitale non si lasceranno scappare l’occasione e hanno effettuato prenotazioni nelle strutture agrituristiche per fare turismo green, la cui domanda è in forte crescita con la spinta delle prescrizioni sul distanziamento sociale. Per chi ha scelto le strutture laziali -sono circa 1.300, di cui il 40% nella provincia di Viterbo- prevale la scelta della mezza pensione, perché oltre a pernottare in un ambiente confortevole a stretto contatto con la natura, gli ospiti non rinunciano ai piatti tipici della tradizione, grazie a un rapporto qualità/prezzo molto conveniente: la spesa media pro capite è di circa 55 euro.

I quasi 23mila agriturismi nazionali e le fattorie situate in zone isolate sono, dunque, destinati a svolgere un ruolo centrale per le vacanze degli italiani in questa fase di transizione dopo la grave emergenza sanitaria. Con un numero contenuto di posti letto e ampio spazio all’aperto per il ristoro e il relax sono pronti ad accogliere in sicurezza i turisti, dopo aver raggiunto la cifra record di oltre 14 milioni di pernottamenti nel 2019. La chiusura forzata durante il lockdown ha pesantemente colpito il comparto agrituristico, facendo saltare l’inizio della stagione, i soggiorni per le festività pasquali e i ponti di primavera, con perdite vicine al miliardo di euro.

Turismo Verde-Cia auspica ora che il trend dei romani possa essere di buon auspicio per gli italiani per la scelta di vacanze estive green in un ambiente sano e incontaminato, dando impulso all’economia e all’occupazione locale, nel rigoroso rispetto di tutte le misure di precauzione previste.

L’elemento enogastronomico costituisce, come sempre, uno dei maggiori fattori di attrazione per chi sceglie gli agriturismi e assume un’importanza sia culturale che economica: l’interesse per i prodotti agroalimentari italiani determina, infatti, lo spostamento del 22,3% dei turisti nazionali. Proprio nell’ottica di soddisfare le esigenze più varie sta crescendo il ruolo delle specializzazioni produttive nell’agriturismo, da quello enologico a quello olivo oleicolo. Se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere i territori rurali, ad attrarre i vacanzieri è anche la ricca offerta di attività en plein air: dalle fattorie didattiche per i bambini, alle attività sportive (equitazione, trekking), ai percorsi archeologici o naturalistici.
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Giugno 2020, 13:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA