Ponte di San Pietro e Paolo: 40mila romani scelgono gli agriturismi
I quasi 23mila agriturismi nazionali e le fattorie situate in zone isolate sono, dunque, destinati a svolgere un ruolo centrale per le vacanze degli italiani in questa fase di transizione dopo la grave emergenza sanitaria. Con un numero contenuto di posti letto e ampio spazio all’aperto per il ristoro e il relax sono pronti ad accogliere in sicurezza i turisti, dopo aver raggiunto la cifra record di oltre 14 milioni di pernottamenti nel 2019. La chiusura forzata durante il lockdown ha pesantemente colpito il comparto agrituristico, facendo saltare l’inizio della stagione, i soggiorni per le festività pasquali e i ponti di primavera, con perdite vicine al miliardo di euro.
Turismo Verde-Cia auspica ora che il trend dei romani possa essere di buon auspicio per gli italiani per la scelta di vacanze estive green in un ambiente sano e incontaminato, dando impulso all’economia e all’occupazione locale, nel rigoroso rispetto di tutte le misure di precauzione previste.
L’elemento enogastronomico costituisce, come sempre, uno dei maggiori fattori di attrazione per chi sceglie gli agriturismi e assume un’importanza sia culturale che economica: l’interesse per i prodotti agroalimentari italiani determina, infatti, lo spostamento del 22,3% dei turisti nazionali. Proprio nell’ottica di soddisfare le esigenze più varie sta crescendo il ruolo delle specializzazioni produttive nell’agriturismo, da quello enologico a quello olivo oleicolo. Se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere i territori rurali, ad attrarre i vacanzieri è anche la ricca offerta di attività en plein air: dalle fattorie didattiche per i bambini, alle attività sportive (equitazione, trekking), ai percorsi archeologici o naturalistici.
Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Giugno 2020, 13:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA