Il nuovo Dpcm sta per essere firmato da Mario Draghi. Ma l’ennesimo provvedimento sul fronte della lotta alla pandemia questa volta non conterrà né nuove misure restrittive, né nuovi concessioni per quei settori come le discoteche ancora penalizzati. Il Dpcm che verrà varato nelle prossime ore servirà per rendere operativo in Italia il “digital green pass” europeo. Dopo settimane di attesa, è arrivata infatti nei giorni scorsi la firma delle istituzioni Ue in calce al regolamento per il certificato digitale. L’obiettivo: facilitare dal 1° luglio, giorno dell’entrata in vigore del pass, gli spostamenti all’interno dell’Unione a chi è stato vaccinato, è guarito dal Covid o si è sottoposto a un test risultando negativo nelle ultime 48 ore. E, in questo modo, dare una spinta alla ripresa del turismo e alla ripartenza dell'economia.
I CERTIFICATI - Per i certificati già emessi da Stati o Regioni, è previsto un periodo di 6 settimane perché possano essere resi compatibili con il modello Ue (i Paesi membri avevano chiesto mesi di tempo, il Parlamento ha spinto per abbreviare questo periodo).
LE AVVERTENZE - Con queste avvertenze, ecco i dettagli: ha diritto al “green pass” chi è stato vaccinato con entrambe le dosi (nel caso ad esempio di Astrazeneca, Pfizer e Moderna), chi è risultato negativo ad un tampone molecolare o un antigenico rapido effettuato entro le 48 ore, chi è guarito dall’infezione da Covid e, a seguito di tampone negativo, è uscito dall’isolamento.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Giugno 2021, 16:41
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