La dignità del dolore. Quello di una famiglia che si riunisce per l’ultimo saluto a David Sassoli, nel luogo scelto da lui stesso per la propria sepoltura: Sutri.
Ieri pomeriggio, ad attendere il presidente del Parlamento Europeo al cimitero dell’antica cittadina della Tuscia, ecco una grande rappresentanza di tutto il viterbese e ovviamente tanti sutrini. Perché qui, a Colle Diana, Sassoli aveva scelto di abitare, nei momenti di relax, assieme alla moglie Sandra e ai figli Giulio e Livia. Familiari, tra cui la sorella del defunto, Carlotta, che sono apparsi unitissimi e sereni. Abbracciati e salutati da numerosi amici.
Qualcuno con in mano una rosa bianca. Ad attenderli il vice sindaco Lillo Di Mauro, oltre al presidente della provincia Alessandro Romoli e ai sindaci di Nepi, Franco Vita, di Calcata, Sandra Pandolfi, di Capranica, Pietro Nocchi e di Montalto di Castro, Sergio Caci. Ma anche i vice sindaci di Civita Castellana, Andrea Sebastiani, e di Villa San Giovanni in Tuscia, Paolo Valeri. Ci sono i rappresentanti della Guardia di Finanza, della Digos di Viterbo, con il commissario capo Carlo Maria Basile, della polizia locale e dell’Arma dei Carabinieri, con il comandante della Compagnia di Ronciglione, capitano Antonio Moramarco.
Don Giuliano officia la benedizione nella piccola cappella barocca del cimitero, aperta per l’occasione. La commozione è palpabile. «Sutri ha perduto un amico – dice Di Mauro visibilmente provato di fronte al feretro di Sassoli - un cittadino mite che con il suo sorriso trasmetteva purezza e non faceva sentire il peso del ruolo.
La bara viene tumulata in un loculo. Ma si prevede una sistemazione migliore più in là. Alla fine della cerimonia, a Di Mauro viene consegnata la bandiera europea, che il vice sindaco stringe gelosamente tra le braccia. Per volere del sindaco Vittorio Sgarbi, il comune di Sutri intitolerà a Sassoli una strada cittadina.
Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Gennaio 2022, 06:45
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