TERNI La festa del santo patrono in piena pandemia, l’emergenza lavoro, il quartiere in degrado. Padre Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni-Narni-Amelia, dopo la Messa di domenica che sarà celebrata in Duomo, accompagnerà l’urna con le reliquie di San Valentino, in forma privata, insieme al sindaco Leonardo Latini attraverso le strade della città: «Invitiamo a non provocare assembramenti - raccomanda - ma a distanza sostare in preghiera. I cittadini che hanno finestre e balconi prospicienti la strada, espongano un segno di rispetto e devozione e si affaccino per unirsi alla preghiera».
Nell’anno in cui cade il quarantesimo anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II alle Acciaierie di Terni, la scelta è stata quella di dedicare la festa di San Valentino al tema del lavoro: «Alcune vertenze che riguardano il nostro territorio non sono causate dalla crisi, ma da interessi e profitti. In completo dispregio delle difficoltà delle famiglie. Queste cose sono inaccettabili. La Chiesa deve far sentire la propria voce e intervenire nelle politiche di emergenza, assistenza, formazione e sensibilizzazione. Poi tocca a politici, imprenditori e parti sociali fare la loro parte. Come ha detto Papa Francesco, il lavoro è vita ed è centrale per la dignità della persona». Lutti che hanno colpito anche tanti sacerdoti. Don Sandro Sciaboletta, don Fernando Benigni e don Luigi Pallottini morti per Covid. Don Edmund Kaminski scomparso per un tragico incidente in bicicletta: «Preti straordinari con storie significative che hanno dato un grande contributo alla nostra città anche a livello internazionale. Don Sandro nel Kosovo, don Edmund e don Fernardo in Africa, don Luigi in America Latina.
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Febbraio 2021, 08:40
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