Scuola, 26mila precari sono in fila per un posto. Le graduatorie provinciali sono zeppe, a Perugia tre volte più che a Terni

Scuola, 26mila precari sono in fila per un posto. Le graduatorie provinciali sono zeppe, a Perugia tre volte più che a Terni

di Remo Gasperini

Ma quanto è lunga la fila degli aspiranti docenti umbri iscritti nelle varie graduatorie che regolano l’ingresso nel mondo della scuola? E’ lunga chilometri. Tralasciando le famigerate Gae (graduatorie ad esaurimento) che piano piano si stanno prosciugando, una scorsa alla ben più corpose Gps (le graduatorie provinciali supplenze) contano ben 26mila iscritti di cui 20mila nella sola provincia di Perugia con il top di 8.500 per le Superiori. Dunque, considerando un metro lo spazio minimo tra un aspirante e l’altro, la fila è di 26 chilometri. ATTESA

Per l’esercito in attesa di posto questi sono giorni di autentica fibrillazione così come il lavoro che si sta svolgendo nell’Ufficio scolastico regionale e nei due uffici Territoriali di Perugia e Terni è inevitabilmente massacrante. Il fatto che ormai tutto sia regolato dall’algoritmo non sempre rende le procedure immediate e senza errori. Gli uffici debbono ricorrere a decreti di surroga, reintegri, cancellazioni e ripubblicazione di alcune graduatorie per inesattezze dovute al sistema, operazioni che richiedono tempo e rallentano lo svolgersi delle procedure. Più d’uno rimpiange la procedura cartacea in presenza.

EFFETTO DOMINO

Fatto sta che questi sono giorni, ormai ore caldissime, per le nomine dei docenti che arrivano alla occupazione dei posti da diversi canali. Le operazioni delle nomine in ruolo sono iniziate in luglio e ancora oggi sono in pieno svolgimento e riguardano precari in attesa di posto dai concorsi 2016, 2018 e 2020; parcheggiati nelle Gae; docenti inclusi nelle graduatorie di merito del concorso Stem (discipline scientifico-tecnologiche e relativi corsi di studio); concorsi straordinari e via dicendo. La pubblicazione delle nomine annuali da Gps dovrebbe essere fatta entro oggi ma ogni operazione di nomina, o anche ad esempio di scelta del part time dei nominati, provoca un effetto domino per cui fin quando non sono chiuse tutte le procedure non si può “schiacciare” il bottone dell’algoritmo conclusivo. SOSTEGNO Le ultime nomine in ruolo hanno riguardato oltre 270 docenti di sostegno (91 a Terni e 184 a Perugia) appartenenti alla 1^ fascia delle Gps. In provincia di Perugia sono state fatte 2 nomine all’Infanzia, 52 alle Primarie, 54 alle medie inferiori e 76 alle superiori. Nel Ternano 4 docenti andranno all’Infanzia, 33 alle Primarie, 27 ciascuno alle secondarie di I e II grado.

Sono docenti che hanno ottenuto la nomina a tempo determinato ma che al termine dell’anno scolastico che sta per iniziare passeranno in ruolo grazie al percorso di formazione fatto e la prova disciplinare cui saranno sottoposti da una commissione esterna alla scuola di appartenenza. Si tratta di docenti di sostegno specializzati che andranno a coprire solo in parte i posti che l’organico di fatto richiede. Secondo una stima, terminate le operazioni di nomina con questi incarichi annuali finalizzati al passaggio in ruolo, resteranno da coprire altri 1.500 posti. La maggior parte servono alle Primarie (quasi 600), poi alle secondarie di II grado (circa 500), gli altri alle Secondarie di I grado e in misura minore all’Infanzia. Queste nomine saranno fatte attingendo dalle graduatorie Gps, in particolare quelle incrociate dove confluiscono pecari che hanno fatto domanda di supplenza nelle varie classi di concorso.

CHIAMATE MAD

La maggior parte del popolo dei precari resterà fuori ad attendere e sperare che qualche preside lo chiami per una supplenza temporanea che molto più frequentemente è di due-tre settimane. Terminate infatti le operazioni gestite dagli Uffici territoriali con il sistema dell’algoritmo su base provinciale, i buchi che restano (e non sono pochi) devono essere tappati dai presidi che ricorrono alle chiamate dalle graduatorie di istituto. Non solo, la mancanza di insegnanti in varie graduatorie, ha portato alla attivazione di un altro canale: la Mad, domanda di messa a disposizione che è una candidatura informale che viene inviata nelle scuole per ottenere incarichi temporanei nei ruoli di docente o Ata.

ORAGNICO COVID

In tutto questo tourbillon di nomine c’è un buco che si chiama organico Covid e la protesta sta montando. Il ministero non ha infatti autorizzato il rinnovo dei posti assegnati durante l’emergenza; all’Umbria erano toccate 1.246 assunzioni (budget di 10 milioni di euro) di cui 413 per i docenti e 833 per gli Ata. Ed è proprio il mancato rinnovo per gli Ata che genera la protesta: nelle nuove norme igieniche per il rientro ci sono le sanificazioni e queste, dicono i sindacati, devono essere fatte da chi le ha curate nei due anni passati.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Agosto 2022, 08:26
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