Perugia, sentieri naturalistici nel degrado: «Ai Conservoni decine di metri di staccionate divelte». Appello per la manutenzione

Perugia, sentieri naturalistici nel degrado: «Ai Conservoni decine di metri di staccionate divelte». Appello per la manutenzione

di Riccardo Gasperini

Decine di metri di staccionate cadute a terra e con chiodi sporgenti, passerelle a pezzi e i tavolini con panchine diventati un lontano ricordo perché negli anni divelti dai vandali. Con problemi di cura del verde a definire una situazione di abbandono, si presentano così i sentieri naturali dei Conservoni, punto di origine dello storico acquedotto medievale, diventato recentemente oggetto di interventi di cura del verde lungo il tracciato fra Ponte d’Oddi e San Marco. Ma se a margine dei due quartieri qualcosa si è mosso grazie all’impegno di cittadini e associazionismo, resta critica la situazione nella zona dei Conservoni.
Nel corso degli anni a più riprese molti cittadini e residenti della zona hanno alzano la voce chiedendo interventi di tutela dell’area naturale, ma il degrado ha preso il sopravvento. A partire dal piccolo parcheggio lungo strada dei Conservoni, dove prende il via il sentiero per la vena della Fontanella. La vecchia bacheca in legno dove erano riportare informazioni sulla zona e sulla storia dei Conservoni non c’è più. Quel che ne rimane è letteralmente sepolto da una montagna di rovi, tant’è che molte persone che hanno scoperto da poco quell’area naturale nemmeno sapevano della sua esistenza. Pochi passi e il degrado prosegue: una passerella in legno è quasi a pezzi, dunque pericolosa da attraversare. I pochi catelli che indicano i sentieri, sono affiancati da decine di metri di staccionate cadute a terra. Chi si è recato da poco in zona ha segnalato che oltre al danno c’è anche un serio pericolo di farsi male, visto che ci sono parti di legno tagliente e numerosi chiodi sporgenti.

Una vera e propria trappola. In tutta la zona c’è anche qualche cestino colmo di rifiuti, parte dei quali finiti a terra.


Altri segnali di abbandono spuntano dalla piccola struttura in mattoni della vena. Un tempo era chiusa da un cancellino, oggi è aperta e la griglia è riversa a terra all’interno della mini grotta. Lungo il sentiero che porta verso l’ex museo delle acque, oggi sede Cai (area che appare curata, questo va detto), la situazione non cambia di molto. Il sentiero che prosegue verso Posto Bello, lo spiazzo con vista su Assisi, presenta tra l’atro anche alberi pericolanti, oltre che tracciati difficilmente praticabili dagli escursionisti.
La situazione dei Conservoni stona on quanto accade lungo l’antica via dell’acqua, dove l’associazionismo ha da poco messo mano al verde, consentendo la riapertura di sentieri dimenticati. Un primo passo verso quella che potrebbe essere una più generale opera di salvaguardia di quel che resta degli archi medioevali, a forte rischio crollo sia a San Marco che a Ponte d’Oddi (altri tratti, come a pochi metri dal Cassero, sono interati).


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Aprile 2024, 10:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA