Instagram, spritz e guerra

Instagram, spritz e guerra

di Maddalena Messeri

Nessuno pretende che vi sentiate stravolti dalla tragedia della guerra russa in Ucraina. Non si può obbligare nessuno a esercitare altruismo o egoismo. Ma almeno non postate su Instagram le vostro foto in montagna, al mare, tavolate, pietanze, feste. Più rispetto almeno. twitta così Giancarlo Leone, storico dirigente Rai, ora presidente APA. E si è subito aperto un dibattito online.
Da una parte i sostenitori della sua tesi, dall'altra i paladini della libertà, anche comunicativa.
In effetti quanto sembrano superficiali, le nostre vite normali, di fronte al dramma di una guerra? Gli interrogativi sono molti, e la verità, come dicevano gli antichi, sta nel mezzo. È vero, c'è un momento per ogni cosa e vedere nello stesso profilo le immagini di un bombardamento a Kiev e accanto uno spritz, stona. Ma davvero non possiamo provare compassione per gli ucraini, se viviamo (e postiamo)?
Sul tema è intervenuta anche Selvaggia Lucarelli, dopo che Michelle Hunziker ha raccontato la sua angoscia nel viaggiare ai tropici, dicendole: Vanno in vacanza alle Maldive - cosa che per giunta non ci disturberebbe - e si sentono in dovere di manifestare disagio per lo scollamento tra la loro vita e quella di chi sta sotto le bombe. Tranquilli, fatevi le vostre vacanze, che Zelensky se fate snorkeling tra i pesci pagliaccio non si risente.
Ma se la sensibilità social è personale, la cosa importante è solo una: continuare ad aiutare il popolo ucraino con gesti concreti. Il resto, nel bene e nel male, è solo facciata.
@maddai_


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Marzo 2023, 15:01
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