TikTok, multa da 365 milioni per il trattamento dei dati dei minori, la replica: «Modifiche già effettuate tre anni fa»

La Commissione per la protezione dei dati irlandese ha preso una decisione: TikTok deve pagare. Alla richiesta dell'Irlanda si aggiunge quella di Berlino: no ai 'dark pattern' per proteggere gli utenti

TikTok, multa da 365 milioni per il trattamento dei dati dei minori, la replica: «Modifiche già effettuate tre anni fa»

di Redazione Web

Un testa a testa tra la Commissione per la Protezione dei Dati Irlandese e TikTok, il colosso social in forte ascesa. Non è la prima volta che un social è coinvolto in un'indagine per il trattamento dei dati degli utenti, e in particolare l'azienda cinese ha dovuto affrontare giusto qualche mese fa, a marzo, questo tema e di fronte al Congresso Americano per cinque lunghe ore. 

Ora è il turno dell'Irlanda, dove risiedono i centri dati degli utenti europei. La Commissione ha multato TikTok per 345 milioni di euro. Si tratta della decisione finale dopo la chiusura dell'indagine sul periodo tra il 31 luglio e il 31 dicembre 2020 in relazione al trattamento dei dati personali relativi agli utenti minori.

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La risposta di TikTok

La risposta del portavoce di TikTok non ha tardato ad arrivare: «Pur rispettando l'autorità della dpc, non siamo d'accordo sulla decisione, in particolare sull'importo della sanzione».

Il problema, tuttavia, non è solo relativo ai 365 milioni di multa; secondo TikTok, l'illecito di cui vengono accusati non sussiste affatto: «Le criticità sollevate dall'autorità irlandese si concentrano su alcune impostazioni e funzionalità presenti in app tre anni fa e che abbiamo modificato ben prima dell'avvio dell'indagine, come l'impostazione dei profili degli utenti sotto i 16 anni privati di default».

La richiesta da Berlino: no ai dark pattern

La decisione dell'Authority irlandese è stata poi sottoposta alle altre consorelle europee e da Berlino è arrivata la richiesta di includere un'ulteriore constatazione di violazione del principio di equità per quanto riguarda i 'dark pattern', ovvero quelle interfacce e quei percorsi di navigazione progettati per influenzare l'utente affinché intraprenda azioni inconsapevoli o non desiderate - e potenzialmente dannose dal punto della privacy del singolo - ma favorevoli all'interesse della piattaforma o del gestore del servizio.

Ora, in base alla decisione finale comunicata dall'Authority irlandese Tik Tok deve «rendere conforme il proprio trattamento dati entro il termine di tre mesi dalla data in cui la decisione è stata notificata e pagare una sanzione amministrativa per complessivi 345 milioni di euro».

Tuttavia, l'azienda ha fatto sapere di star valutando «i prossimi passi», ovvero l'opportunità di ricorrere contro il provvedimento.

«Ci impegniamo costantemente a rafforzare la privacy e la sicurezza degli utenti e a fornire trasparenza.

Le questioni a cui fa riferimento questa decisione sono ampiamente datate e abbiamo già risolto molte di quelle sollevate, attraverso cambiamenti proattivi implementati ancora prima che l'indagine avesse inizio», ribadisce Tik Tok. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Settembre 2023, 15:18
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