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Non solo Netflix, ma anche Spotify, Apple Music, Xbox Live e tante altre piattaforme di musica o video online finora hanno ignorato, se non incoraggiato questo tipo di fruizione: basti pensare ai vantaggi che ne conseguono in termini di audience (per fare un esempio, se un abbonamento Netflix è usato in contemporanea da 4 persone in 4 posti diversi del mondo, le visualizzazioni sono quadruplicate).

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Ma presto tutto questo potrebbe finire. Una società britannica, la Synamedia, ha presentato un nuovo sistema che tramite il machine learning e l’intelligenza artificiale potrebbe individuare le password condivise, analizzando i dati degli utenti e individuando chi condivide il proprio account con altre persone: a quel punto la piattaforma cliente, cioè Netflix ad esempio, potrebbe allertare l’utente o arrivare a sospendere il suo account.
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Tutta da verificare sarà però l’intenzione delle stesse piattaforme di arrivare ad un passo del genere, se si pensa all’enorme diffusione di questa abitudine che è alla base del successo stesso ad esempio di Netflix, sbarcata in Italia nel 2015 e che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi due anni. Ma col passare degli anni, inevitabilmente, le piattaforme online punteranno a massimizzare i profitti e con ogni probabilità ci ritroveremo a non poter più condividere i nostri account con altre persone. In definitiva: finché dura, godetevela.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Gennaio 2019, 13:03
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