Led sottili come atomi, arriva l'elettronica
flessibile per tv e smartphone
La nuova tecnologia che trasforma le 'lampadine' in sottili fogli flessibili nasce dall'incontro di due 'super' innovazioni, i Led e il grafene, entrambe premiate con il Nobel. L'emissione di luce avviene tra i punti di 'contatto' tra i sottili fogli bidimensionali e le prestazioni di questo nuovo modo di creare Led è molto simile a quelli già in commercio. Si tratta di una tecnologia con applicazioni potenzialmente enormi che possono andare da semplici 'fogli' per illuminare, a nuovi tipi di laser, fino a schermi sottili e flessibili come un foglio di carta.
“E' il primo vero passaggio verso i display flessibili”, ha spiegato Alessandro Baraldi, dell'Università di Trieste e responsabile del Laboratorio di Scienze delle Superfici del centro Elettra Sincrotrone Trieste. “E' un lavoro molto importante – ha proseguito – in quanto ha trasformato i Led da oggetti rigidi e tridimensionali in oggetti flessibili, trasparenti e sottilissimi come un foglio di carta”.
Per farlo hanno sfruttato le incredibili proprietà del grafene, un sottilissimo foglio costituito da un solo strato di atomi di carbonio e di altri materiali bidimensionali (praticamente senza spessore). Facendo dei 'sandwich' con fogli di materiali diversi e, sfruttandone le diverse caratteristiche, hanno creato così dei Led sottilissimi che non superano i 40 atomi di spessore e con prestazioni molto simili a quelli tradizionali.
I Led 2D, ha spiegato Baraldi, sono forse una delle prime vere applicazioni nate dal grafene e dai materiali bidimensionali, un settore da cui arriveranno nei prossimi anni certamente grandissime novità, come pannelli fotovoltaici 'adesivi' e batterie come fogli arrotolabili.
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Febbraio 2015, 17:58
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