Google Maps accusata di razzismo, offese
ad afroamericani portavano alla Casa Bianca

Google Maps accusata di razzismo, offese ad afroamericani portavano alla Casa Bianca
Google finisce nel fortice delle polemiche per Maps dopo la scoperta di alcune ricerche con termini razzisti e offensivi nei confronti della popolazione afroamericana indirizzavano gli utenti alla Casa Bianca. Google, in un post sul blog, ha riconosciuto la "falla del sistema" e l'inappropriatezza di tali risultati. Scusandosi per le offese arrecate, il colosso ha assicurato di essere al lavoro per risolvere il problema con un aggiornamento dell'algoritmo che regola le ricerche.



Tutto è nato dalla segnalazione al Washington Post, cui poi ne sono seguite altre, di un lettore che aveva notato che cercando "nigga" e "nigger" - termini con accezione fortemente razzista e offensiva per rivolgersi agli afroamericani - insieme a "house" e "Washington" si veniva indirizzati nientemeno che al 1600 Pennsylvania Avenue, ovvero alla Casa Bianca."Ci scusiamo sinceramente per l'offesa arrecata - scrive Jen Fitzpatrick, vice president Engineering & Product Management - e ci impegniamo a fare meglio in futuro".



Google dà anche qualche spiegazione in più. Dal momento che i risultati di ricerca tengono conto dei contenuti online su determinati luoghi, le indicazioni inappropriate sono saltate fuori a causa di coloro che sul web indicano appunto la Casa Bianca con epiteti e termini offensivi. Google tuttavia si è attivata per correggere l'algoritmo che regola questo meccanismo e ad oggi conducendo una ricerca su Google Maps con gli stessi termini la Casa Bianca non compare più.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Maggio 2015, 14:17
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