Uruguay ko, Cile avanti tra le polemiche.
Furia Cavani: provocato ed espulso

Uruguay ko, Cile avanti tra le polemiche. ​Furia Cavani: provocato ed espulso
Il Cile vince contro l’Uruguay fra le polemiche e accede alla semifinale di Coppa America. Una guerra di nervi più che una partita di calcio. Isla firma il gol dell’1-0 a dieci minuti dalla fine, mentre la Celeste termina i 90’ con solo 9 uomini in campo: espulsi Cavani e Fucile. Molto discussa la direzione di gara del brasiliano Ricci, che ha allontanato il Matador per aver rifilato un buffetto al cileno Jara. Ciò che è sfuggito all’arbitro non è però passato inosservato alle telecamere: Jara infila un dito dove non dovrebbe per provocazione; il Matador, già ammonito, reagisce e lascia il campo solo dopo aver riservato una buona dose di insulti al direttore di gara e agli avversari. Jara, che già nelle eliminatorie sudamericane 2013 aveva dimostrato di saper provocare Luis Suaréz, esaspera il colpo ricevuto da Cavani e ottiene il risultato sperato: Uruguay in dieci uomini.



L’ex attaccante del Napoli è apparso piuttosto nervoso, molto probabilmente a causa dei suoi recenti problemi familiari. Il padre è stato arrestato nei giorni scorsi per aver causato la morte di un 19enne, mentre guidava la sua auto in stato di ebbrezza. La presenza di Cavani era stata in dubbio fino all’ultimo, e alla fine è stata più nociva che positiva. Resta il fatto che è stato vittima di una provocazione di basso livello.



Dopo il cartellino rosso, il dominio cileno, già evidente nel corso delle due frazioni, si fa ancora più intenso. Godin sprona i suoi, ma i padroni di casa sono superiori. La rete arriva in seguito a un’uscita “leggera” di Muslera: Valdivia controlla al limite dell’area e scarica per l’ex Udinese, il quale con un rasoterra preciso e veloce, che passa fra le gambe di Fucile, sigla la rete della vittoria andina. Il Nacional di Santiago esplode e non si ferma più. Gli animi già caldi diventano incandescenti alla seconda espulsione uruguaiana. L’arbitro sanziona un’intervento di Fucile sul pallone, il Cile chiede il rosso e comincia una mini-rissa che blocca la partita per circa 6 minuti.



La nazionale di casa dimostra di essere la squadra più in forma della competizione, esprimendo un gioco piacevole e ragionato. Il possesso palla batte il record della Coppa America: 79,6% nel primo tempo. Le occasioni, però, non sono altrettante. Valdivia inventa, Sanchez è assente nel primo tempo, e al maestro Tabárez va più che bene una partita difensiva. Il fortino resiste a lungo, il Cile va nel pallone su ogni calcio piazzato avversario, ma onestamente l’Uruguay fa ben poco per meritare la qualificazione. Il campo lo abbandona anzitempo anche il Ct Tabarez, espulso per proteste a fine gara dirà: «Mi sarebbe piaciuto perdere in maniera diversa», alludendo a un certo favoritismo verso il paese ospitante. Sampaoli passa con merito. Tante luci nel gioco e qualche ombra nel comportamento. Adesso Vidal e compagni aspettano la vincente di Bolivia-Perù, in campo questa notte (1.30, orario italiano).
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Giugno 2015, 10:26