Verso la Supercoppa, l'Inter punta su Lautaro in forma Mundial. Ma Inzaghi rivuole Lukaku

Verso la Supercoppa, l'Inter punta su Lautaro in forma Mundial. Ma Inzaghi rivuole Lukaku

di Alessio Agnelli

Lautaro, carica mondiale: in Supercoppa da frontman nerazzurro col vizio del gol. Tre reti nell'ultima settimana di gare ufficiali contro Monza, Parma e Verona, trafitte una ad una.
Un bottino di 9 occasioni, finalizzate in proprio (7 gol) o per interposta persona (2 assist a Dzeko e Barella, contro Atalanta e Fiorentina), nelle ultime 10 partite con la maglia dell'Inter tra campionato e Coppa Italia e un potere decisionale, come nessuno in squadra, da fine ottobre.
Con il gol-lampo nell'anticipo di sabato con l'Hellas, Lautaro Martinez si è preso i gradi di bomber nerazzurro, superando Dzeko (11 reti stagionali contro le 10 del bosniaco; a favore dell'argentino anche il computo degli assist, 5 vs 3) tra i top-scorer di Inzaghi e candidandosi come punto di riferimento del piacentino anche nella finale di Supercoppa di mercoledì, a Riyad, contro il Milan di Pioli. Nel primo derby in Arabia Saudita, El Toro sarà, infatti, l'unico sicuro di una maglia in attacco al King Fahd International Stadium di Riyad. Tanti invece i dubbi di Simone Inzaghi sul partner da affiancare al campione del mondo in avanti e legati, essenzialmente, alle condizioni di Romelu Lukaku, in recupero (dall'infiammazione al ginocchio del 4 gennaio, post Napoli) e in ballottaggio con Edin Dzeko per l'ultimo posto disponibile.
Ieri il centravanti belga ha svolto l'ultimo allenamento alla Pinetina in solitaria (ma ad alta intensità), prima di imbarcarsi con il resto della squadra da Milano-Malpensa per la capitale araba.

Da oggi il ritorno in gruppo a Riyad sotto la lente di Inzaghi e buone chances almeno per la panchina. Ma non solo. Con la comitiva nerazzurra anche Barella e Calhanoglu, rodati col Verona, e gli infortunati Marcelo Brozovic e Samir Handanovic, già fuori causa da sabato secondo Inzaghi («Non dovrebbero farcela», la chiosa del piacentino nel post-partita con gli scaligeri), ma in odore di rientro nei ranghi in extremis (in particolare il croato), ad ampliare soluzioni e fiducia.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Gennaio 2023, 08:31

© RIPRODUZIONE RISERVATA