Già undici esoneri per otto squadre: è una serie A mangiallenatori
Tornando alla Serie A, a inaugurare i cambi è stato Eusebio Di Francesco che, il 7 ottobre 2019, dopo la 7/a giornata, si è accordato con la Sampdoria per un divorzio consensuale, lasciando la squadra ultima in classifica, con sei sconfitte e una sola vittoria all'attivo. Al suo posto, sulla panchina blucerchiata, il 12 ottobre è arrivato Claudio Ranieri. L'8 ottobre è toccato a Marco Giampaolo lasciare la guida del Milan con il quale aveva vinto tre partite, perdendone quattro. Al suo posto il club rossonero ha chiamato Stefano Pioli. Quindi è stato il turno di Aurelio Andreazzoli, sollevato dall'incarico sulla panchina del Genoa il 22 ottobre: Thiago Motta il sostituto.
Il primo novembre Igor Tudor è stato esonerato dall'Udinese, che ha affidato la squadra al suo vice Luca Gotti. Il 3 novembre Eugenio Corini ha lasciato la panchina del Brescia a Fabio Grosso: ma per l'ex azzurro campione del mondo l'avventura con la squadra lombarda è durata poco. Il 2 dicembre il Brescia lo ha sollevato dall'incarico, richiamando in panchina lo stesso Corini. Il 10 dicembre il terremoto al Napoli: via Carlo Ancelotti e squadra affidata a Rino Gattuso. Non ha mangiato il panettone nemmeno Vincenzo Montella, esonerato il 21 dicembre dalla Fiorentina, che si è affidata a Giuseppe Iachini.
Prima della fine dell'anno ha seguito la stessa sorte Thiago Motta, che non ce l'ha fatta brindare al nuovo anno sulla
panchina del Genoa, visto che il 28 dicembre è stato sostituito da Davide Nicola, come lui ex giocatore rossoblù.
Ieri il Torino ha licenziato Walter Mazzarri e affidato la squadra a Moreno Longo, stamattina altro cambio: Corini, via per la seconda volta in stagione, ha fatto spazio a Diego Lopez, ex pupillo del patron Massimo Cellino.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Febbraio 2020, 21:58
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