Pjanic: "La Roma ormai è casa mia, voglio
restare e vincere". Dzeko si gioca la conferma

Pjanic: "La Roma ormai è casa mia, voglio restare e vincere". Dzeko si gioca la conferma

di Francesco Balzani
Dichiarazioni d’amore e una promessa: vincere a Milano per non avere rimpianti. Lo dicono in coro Pjanic, Manolas e Florenzi attesi domani a San Siro dall’ultima gara della stagione con pochissime speranze, visto che a Napoli arriva il Frosinone già retrocesso. Anche per questo già si pensa al futuro e alle tante voci di mercato.

Pjanic - che settimana prossima discuterà il rinnovo con cancellazione della clausola rescissoria da 38 milioni - lancia un messaggio: «Nel calcio non si sa mai dove giochi il prossimo anno, ma io qui sto benissimo, mi sento a casa. Amo questa squadra e con questa maglia spero di poter vincere un giorno. Il mio più grande rimorso è stato perdere la finale di coppa Italia. Ormai manca solo una gara, ma vogliamo provare a prendere a tutti i costi il 2° posto». Così si è rivolto il bosniaco ai bambini del Junior club di Roma Tv. Anche Nainggolan, presente insieme a Spalletti mercoledì sera agli Internazionali e convocato da Wilmots per gli Europei, ha detto che fosse per lui resterebbe a lungo alla Roma per poi scherzare col tecnico sull’orario di rientro a casa. Nessuno quindi vuole andare via e di questo Pallotta dovrà tener conto.

Anche Manolas, pronto al rinnovo con sostanzioso adeguamento, dice: «Qui sto bene. Quando si vince si è tranquilli, quando si perde c’è pressione. Ma è il calcio». Intanto il greco non abbassa la guardia: «Andiamo a Milano per vincere, conserviamo una piccola speranza. Non si sa mai, nel calcio può succedere di tutto». Lo insegna Ranieri che, dopo il fallimento in Grecia, ha vinto la Premier col Leicester: «Hanno fatto qualcosa di unico, meglio di quando la Grecia vinse l’Europeo nel 2004. Sono felice per il mister e spero di ritrovarlo in Champions anche se noi dobbiamo ancora qualificarci. Spalletti? È un duro, ma per vincere bisogna essere cattivi».

Flebili speranze di Champions le conserva pure Florenzi: «Speriamo in un passo falso del Napoli ma sarà quasi impossibile. La Juve domina perché ha saputo programmare bene puntando su giovani di valore», ha detto a margine della presentazione del palinsesto estivo di Sky che ha il suo appuntamento più importante in Francia per gli Europei. «Abbiamo buone sensazioni, l’Italia è un buon gruppo - ha detto Florenzi - Affronteremo subito il Belgio di Nainggolan, una squadra tosta ma alla quale daremo filo da torcere. Le favorite sono Germania, Spagna e Francia, noi siamo gli outsider». Poi una carezza a De Rossi che rischia l’esclusione: «Si merita la convocazione, spero sarà dei nostri. Totti? Non lo so, può darsi». Infine scherza sulla nonna: «Se me la porto in Francia? No sull’aereo me more e c’ho solo quella. Il mio ruolo? Non ve lo dico, così avete da discutere e non saprete mai la formazione in anticipo».

DZEKO, ULTIMA CHIAMATA PER LA RICONFERMA Diego Perotti alza bandiera bianca. L’argentino, infatti, non rientrerà nemmeno tra i convocati per la partita di domani sera contro il Milan che segna la fine della stagione in serie A. L’affaticamento agli adduttori accusato due giorni fa sembra più grave del previsto e gli impedisce di correre senza dolore. Niente San Siro quindi dove invece potrebbe ritrovare spazio Dzeko rimasto in panchina nelle ultime quattro partite e caccia di due gol che gli permetterebbero di chiudere una stagione tormentata in doppia cifra in campionato. Il bosniaco, cercato proprio dalle due milanesi, dovrebbe partire titolare con l’ex El Shaarawy e Salah in un 4-2-3-1 con Nainggolan, Pjanic e uno tra Strootman e De Rossi a centrocampo. A meno che Spalletti non decida di rilanciare dal 1’ Totti che a San Siro ha messo a segno 13 gol in carriera e che a breve brinderà al suo ultimo rinnovo da calciatore. «Fa ancora la differenza. Lui è la Roma», ha detto Amantino Mancini ieri in visita a Trigoria. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Maggio 2016, 08:55

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