Roma-Milan, Vanzina il super tifoso giallorosso: «Una partita che vale tutta la stagione»

L'intervista nello speciale di Leggo distribuito allo stadio Olimpico prima della partita

Vanzina, il super tifoso giallorosso: «Roma-Milan? Vale tutta la stagione»

di Daniele Petroselli

Una serata dalle mille emozioni quella che attende i tifosi giallorossi all'Olimpico. La vittoria per 1-0 dell'andata a Milano sarà da difendere con le unghie e con i denti, e lo sa bene anche un tifoso doc come Enrico Vanzina, noto regista, sceneggiatore e produttore (oltre che giornalista e scrittore) che con il fratello Carlo ha scritto pagine memorabili del cinema italiano.


Una vera serata da lupi. Quali sensazioni?

«L'andata l'ho vissuta come con il Barcellona, quando poi passammo il turno in Champions. Tutte le volte che ci troviamo in partite decisive, la Roma tira fuori dal cappello qualcosa che non ti aspetti. E' una squadra dove la parte psicologica e la passione sono più forti dell'aspetto tecnico. Questo anche in negativo, a volte infatti partite semplici magari le stecchiamo senza motivo. Davvero, a volte gli aspetti tecnici passano in secondo piano».


E De Rossi è il simbolo di una Roma "passionale".
«Io sono stato un grande estimatore di Mourinho, perché due finale europee in due anni non sono un risultato da poco, anzi, per di più tutte e due vinte, perché per me anche a Budapest nonostante tutto avevamo vinto. Cosa dire al portoghese? De Rossi puntando su motivazioni e orgoglio è riuscito a risvegliare questa Roma. E poi anche grazie ad alcuni giocatori che è riuscito ad avere a disposizione di nuovo e che hanno migliorato la squadra. Se Pellegrini gioca così, è un'altra cosa, come Spinazzola, Smalling. Se Dybala non è più a mezzo servizio, è un'altra cosa o no? Ora abbiamo anche Abraham che è tornato ed è un'ottima notizia.

C'è una rosa più vasta a disposizione».


Dove ha fatto il lavoro più grande De Rossi?
«In questo momento c'è una spinta emozionale fortissima e De Rossi è stato molto bravo a ridare fiducia a questo gruppo. C'era un senso di smarrimento, erano avviliti i giocatori invece ora sanno che possono vincere sempre, contro chiunque. Il mister poi stato bravo a fare questo ma ha anche avuto delle buone intuizioni dal punto di vista tattico. Vedi ad esempio El Shaarawy sulla fascia, Celik ha ritrovato grandi motivazioni, Mancini è il vero leader in campo e sta ricoprendo quel ruolo da protagonista che prima era di Smalling in difesa».


Che partita si aspetta stasera?
«Non dobbiamo assolutamente entrare in campo pensando che la partita è vinta. Dobbiamo cercare di segnare un gol. Partiamo da una condizione di vantaggio, ma se facciamo un gol mettiamo davvero ancora più in difficoltà il Milan in chiave qualificazione. Serve una partita sì accorta ma con la volontà di pungere sempre. Il Milan è abituato a questo tipo di sfide, non sarà semplice, in certe partite il blasone conta».


E in campionato?
«Ci sarà un tour de force con tanti scontri diretti, è un calendario micidiale ma ora c'è solo il Milan. Una vittoria col Milan darebbe grandissimo entusiasmo. È la più importante di tutte questa partita. Inutile pensare al campionato, perché una vittoria o una sconfitta stasera potrebbe condizionare nel bene o nel male tutto il resto».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Aprile 2024, 09:20

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