Italia, Mondiali a rischio. Riccardo Ferri: «I rigori hanno fatto la differenza. Ma andremo in Qatar»

Italia, Mondiali a rischio. Riccardo Ferri: «I rigori hanno fatto la differenza. Ma andremo in Qatar»

di Massimo Sarti

Con l’ex interista ed ex azzurro Riccardo Ferri, oggi opinionista Mediaset, abbiamo fatto le carte al campionato di serie A che riparte dopo la pausa per le Nazionali e dopo, per l’Italia, la grande delusione per la mancata qualificazione diretta ai Mondiali in Qatar.

Ferri, la partita in Irlanda del Nord ci ha condannati... 
«Inutile attendere il risultato della Svizzera. C’era solo la vittoria da perseguire e giocando in un ambiente come quello di Belfast anche mentalmente non era facile. Il girone andava chiuso prima. Penso ai due rigori sbagliati contro la Svizzera ed altre occasioni non sfruttate. Ora ci tocca la gogna dei playoff... Ci saranno squadre difficili. Penso al Portogallo, alla Russia, alla Polonia, ma anche a Svezia e Scozia. Chiunque, contro i campioni d’Europa, darà il massimo. Ma io resto estremamente ottimista perché la squadra è competitiva e con grandi personalità nonostante la giovane età. Speriamo che a marzo il campionato restituisca una nazionale più tonica, perché questa volta le defezioni hanno pesato. 
A proposito di campionato, come vede il big-match Inter-Napoli di domenica? 
«Sarà una partita stupenda dal punto di vista qualitativo tra due squadre che ambiscono allo scudetto. Spalletti ha fatto un lavoro straordinario sulle gambe e sulla testa del Napoli, trascinando poi un ambiente che s’infiamma facilmente. Dall’altra parte ci sarà un’Inter che ha le idee chiare, una rosa molto importante anche in chi sta in panchina e che cerca sempre di imporre il proprio gioco. Ai punti secondo me l’Inter avrebbe meritato di vincere il derby con il Milan».
Quale è il principale merito del Milan, l’altra capolista insieme al Napoli? 
«La coesione tra la squadra, l’allenatore e la società. Pioli e Maldini sembrano gli anelli che reggono una catena pronta per qualcosa di importante. Il Milan è cresciuto molto e chi aveva ancora dei dubbi dopo l’anno scorso si è dovuto ricredere. La Juventus può recuperare lo svantaggio? Sì perché Allegri è uno degli allenatori top in Europa. Sapeva delle difficoltà che avrebbe incontrato. Vero è anche che questa squadra è stata costruita in un certo modo e non si addice probabilmente alla filosofia di Allegri. La Juve è in un momento di transizione e credo che nei prossimi due-tre anni andranno riviste molte cose». 
Quali giocatori le sono piaciuti di più sinora? E da quali si attende il salto di qualità? 
«Mi sono piaciuti molto Tonali e Bastoni.

Adesso aspetto a Roma maggiore continuità da parte di Zaniolo, anche in chiave azzurra».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Novembre 2021, 12:54

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