«Sto solo cercando di essere bravo. Non leggerò nessun sito in questi giorni. Chi mi conosce sa che non sono razzista, spero almeno questo». È quanto dichiara, riporta il quotidiano specializzato rumeno «Pro Sport», l'arbitro Sebastian Coltescu, ieri nel ruolo di quarto uomo, protagonista della frase razzista che ha portato all'inedita decisione delle squadre in campo, Paris Saint Germain e Istanbul Basaksehir, di fermare il match.
Nato a Craiova in Romania, 43 anni, di professione ingegnere, Coltescu è un arbitro di lungo corso, ha diretto in carriera 364 partite, delle quali ben 270 nella Serie A romena. In Europa ha collezionato nove presenze tra Champions ed Europa League e ha arbitrato sette gare tra squadre Nazionali. Noto per il suo carattere deciso e decisionista, c'è chi lo accusa di avere il cartellino facile (ne sarebbero stati contati oltre duemila in sedici anni di attività) e di voler essere sempre protagonista in campo. A volte troppo. Come per molti altri arbitri, fioccano anche per Coltescu le polemiche per decisioni ritenute ingiuste o del tutto sbagliate. Come quella volta nel 2015 quando annullò tre gol allo Steaua Bucarest durante una partita contro l'Astra, poi persa 2-0, suscitando critiche furiose.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Dicembre 2020, 13:34
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