Il derby di Raul Cremona: «Noi dell'Inter a una partita dagli ottavi di Champions, il Milan ne deve vincere due»


di Fabrizio Ponciroli

Raul Cremona è uno dei comici più noti in Italia. Nato a Milano, il 61enne illusionista ha interpretato tanti personaggi televisivi diventati iconici come il Mago Oronzo o Silvano il Mago di Milano. Al grido Sim Sala Min, ha fatto divertire diverse generazioni, soprattutto chi lo seguiva in Mai dire gol. Tifoso nerazzurro da sempre, è stato protagonista al Gran Galà del Calcio edizione 2022. Da Ronaldo (il Fenomeno) a Lukaku, il comico milanese ha dato la sua visione, divertente, del gioco che appassiona milioni di persone.
Come nasce la sua passione per il calcio?
«Giocavo con le figurine Panini, cercavo gli eroi della mia generazione. Anche se mio padre, che odiava il calcio, non voleva che comprassi le figurine: «Te ghe miga da guardà giugà al balon», mi diceva sempre. Poi c’è un buco temporale di quasi 40 anni».
Che è successo in quel periodo?
«Non lo so… Mi sono svegliato e sono tornato a vedere l’Inter grazie a Moratti che mi ha fatto avere la tessera e così mi sono ritrovato a seguire le partite dell’Inter da San Siro che è uno stadio di quelli che ti prendono tanto. Con Aldo, Giovanni e Giacomo, e tutti quelli della Gialappa’s, si stava tutti insieme, anche per il calcio o forse solo per quello, boh…».
E dopo l’addio di Moratti, cos’è successo?
«È arrivato Thohir ed è sparito tutto ma adesso sono felice perché siamo in una nuova era dove tutto è possibile. Sono ancora legato al periodo di Gigi Riva, ma ormai quel calcio non c’è più».
C’è un giocatore nerazzurro che le è piaciuto più di altri?
«Ronaldo, quello brasiliano, il Fenomeno, non quello portoghese. Me lo sono proprio gustato, anche se è durato poco. Adesso dicono che Lukaku possa diventare il nuovo idolo nerazzurro. Staremo a vedere. Basta che non finisca come Adriano che, alla fine, lo spostavano con il carroattrezzi».
Lo scorso anno il Milan ha vinto lo scudetto… succederà pure stavolta?
«Beh, hanno cominciato alla grande, no? Anche in Champions League… A noi serve una vittoria per qualificarci agli ottavi, mentre a loro solo due, se non sbaglio...».

Guarda le partite in tv?
«Il calcio è catartico. Io mi sono rimesso a rileggere i vecchi fumetti, Tex Willer e gli altri, perché mi diverte. I 90 minuti della partita, dura così giusto una partita o hanno cambiato anche quella regola lì? Comunque, quei 90 minuti servono quando non vuoi o non devi pensare».
All’Inter quanto ci pensa?
«Beh, oggi sono vestito di nerazzurro ma, ripeto, non voglio fare il tifoso di calcio.

Il calcio è di tutti quanti o forse no è così? Chi lo sa davvero...».


Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Ottobre 2022, 07:00

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